La Betaland Capo d’Orlando batte la Leonessa Brescia 71-67 al PalaFantozzi dopo una gara combattuta e molto intensa. Una grande prova di forza per il collettivo della Betaland che compatta in attacco e difesa che oppone adeguata resistenza al talento individuale dei bresciani.
CRONACA
Betaland Capo d’Orlando – Germani Basket Brescia 71-67 (17-24; 35-35; 54-49)
Betaland Capo d’Orlando: Galipò ne, Tepic 6, Iannuzzi 5, Laquintana 4, Nicevic ne, Zanatta ne, Delas 14, Diener 14, Donda ne, Ivanovic 8, Archie 14, Stojanovic 6. All: Di Carlo.
Germani Basket Brescia: Moore 7, Berggren 6, Vitali L 13, Landry 19, Laganà, Bolis ne, Burns 8, Vitali M 10, Moss4, Bushati. All: Diana.
I primi punti sono di Moss, Archie risponde, mentre alla bomba di Moore replica Diener. Con due penetrazioni di Landry e la palombella di Vitali la Germani è sul +6 (5-11 dopo 4′). Diener mette la tripla, ma con Landry, la bomba di Vitali e l’alley-oop firmato Landry-Berggren la Leonessa è sul +10 (8-18 dopo 6′). La Betaland riesce a trovare soluzioni solo dall’arco e stavolta è Stojanovic a metterla dall’angolo Con i due fratelli Vitali, però, Brescia va sul massimo vantaggio, +13 (11-24). il mini-break firmato dalle due bombe di Diener e Ivanovic sulla sirena chiude il parziale sul -7 Betaland (17-24).
Iannuzzi apre il secondo parziale portando la Betaland sul -5, Landry inchioda, ma con un’ottima difesa e i liberi di Delas, l’appoggio in penetrazione di Laquintana e la bomba di Tepic i paladini riportano tutto in parità a quota 26 al 14′. Coach Diana è costretto al time-out e al rientro la tripla di Luca Vitali riporta Brescia sul +3 (28-31 dopo 5′), Laquintana realizza in tap-in, Berggren inchioda, e la bomba di Diener sulla sirena, con le mani di Landry in faccia, firma il sorpasso sul 34-33 (dopo 18′). Burns riporta col naso avanti Brescia e l’1/2 di Stojanovic dalla lunetta chiude il parziale sul 35 pari.
Al rientro dagli spogliatoi Landry dalla lunetta porta Brescia sul +1 e dà il via al botta e risposta firmato Delas, Moss, Archie e Landry. L’appoggio di Ivanovic in transizione porta sul +3 la Betaland (43-40 dopo 13′). Al rientro dal time-out chiamato da coach Diana Berggren appoggia il -1, Diener realizza in penetrazione, la bomba di Archie infuoca il PalaFantozzi, ancora il lungo americano serve Delas che appoggia da sotto e il tap-in Stojanovic +10 (52-42 dopo 26′). Un mini-break firmato Landry, Burns e la tripla di Michele Vitali chiude il terzo quarto sul 54-49.
Archie mette il +7 in avvio, ma il tap-in di Moore e la bomba di Landry riportano sotto i lombardi fino al -2 (58-56). Coach Di Carlo vuole parlarci su e al rientro dal time-out Archie mette il +4 e Burns dalla lunetta tiene ancora Brescia sotto di 2 (60-58 a metà ultimo quarto), Ivanovic mette la bomba del +5, ma gli ospiti non mollano mai e con Burns è ancora -2 (63-61 a 2’50” dalla fine). Iannuzzi e Tepic sono precisi dalla lunetta e a 47” dal termine la Betaland è sul +7 (68-61). I paladini si rilassano un po’ e gli ospiti, con Landry e la palla recuperata che manda Michele Vitali ad appoggiare in contropiede, dimostrano che non è ancora finita, perché Brescia è sul -3 (68-65 a 29” dal termine). Archie sbaglia un tiro libero, Moore invece è impeccabile e Brescia è di nuovo -2, ma la palla arriva nelle mani di Delas, che schiaccia e la chiude sul 71-67.
DICHIARAZIONI
Coach Di Carlo: «La partita di stasera rappresenta per noi un passaggio importante, la stagione cambia totalmente i connotati rispetto all’inizio. A settembre dovevamo lottare per la salvezza, ora parliamo di salvezza già pienamente acquisita e un sogno che continua a materializzarsi. Oggi c’è soddisfazione, c’è orgoglio, c’è felicità perché si è dovuto battagliare contro una squadra tosta, forte, che gioca bene. L’Orlandina ha giocato con grande voglia e determinazione, con grande capacità di lettura e sviluppo di manovra, chiaramente questo alla fine ha pagato. Si guarda avanti con grande positività. Il pacchetto lunghi ha funzionato bene, sia nel lavoro di contenimento di Landry, sia nel mettere pressione a Vitali e chiudere le penetrazioni di Moore. Si sono sacrificati molto con grande applicazione, quando Delas è uscito stanchissimo, è entrato Iannuzzi e ha fatto molto bene e la squadra l’ha cercato».