Anche a Messina, i poliziotti effettueranno venerdì un presidio davanti alla Questura, per chiedere un adeguato riordino delle carriere, senza il quale, sostengono, è a rischio anche la sicurezza dei cittadini. Di seguito il loro punto di vista.
“Da sempre denunciamo problemi di organici, di mezzi e di strutture, anche nella nostra città. Dopo 20 anni abbiamo l’occasione storica, grazie anche alle risorse che abbiamo ottenuto con la nostra battaglia sindacale, di ottenere un riordino interno delle carriere necessario per far funzionare meglio le forze dell’ordine e dare più sicurezza ai cittadini; invece nei giorni scorsi è stato emanato un decreto assolutamente irricevibile che penalizza ancora di più il personale della Polizia di Stato. Pertanto venerdì prossimo saremo davanti alla Questura per un presidio e un volantinaggio. Un’iniziativa che si svolge contemporaneamente in tutta Italia perché pensiamo che vi siano ancora chance affinchè si modifichi il provvedimento in Parlamento. In genere il sindacato pretende nuove risorse, invece stavolta chiediamo che i soldi già stanziati siano spesi meglio. Un Agente di Polizia deve avere la possibilità di progredire in carriera, non rimanere bloccato a vita come avviene adesso perché non si fanno più concorsi interni. I titoli, i meriti e le professionalità di chi fa il poliziotto da una vita devono essere valorizzati, non depauperati. L’intero sistema Polizia di Stato deve funzionare in maniera più efficiente e per farlo il personale in divisa va fatto crescere professionalmente e culturalmente, non costretto a ‘morire’ nel suo ruolo e nella sua qualifica. Con una Polizia sempre più anziana, con una età media di 47 anni e con 18.000 poliziotti in meno in tutta Italia, in un contesto di esigenze crescenti in materia di sicurezza, un Riordino interno delle carriere malfatto rischia di compromettere ancor più la nostra ‘mission’, che è quella di garantire la sicurezza dei cittadini. L’azione di protesta che si svolgerà il 3 marzo dalle 9 alle 13 è solo il primo passo della mobilitazione Silp Cgil i cui toni sono destinati ad aumentare se le nostre richieste, volte a ottenere un provvedimento più equo ad invarianza di spesa, non troveranno ascolto”.