Il processo De Luca aggiornato al 9 marzo

Aggiornato al 9 marzo il processo sul “sacco” di Fiumedinisi, che vede imputati l’attuale sindaco di S. Teresa di Riva, Cateno De Luca, e altre 17 persone, accusati a vario titolo di abuso d’ufficio e tentata concussione. Dopo i due rinvii che hanno fatto slittare le battute finali del procedimento, il Collegio della Seconda Sezione penale del Tribunale di Messina, presieduto da Mario Samperi e a latere Rosa Calabrò e Valeria Curatolo, ha ascoltato gli interventi di tre legali di imputati minori, Francesco Chillemi, Enrico Ricevuto e Giovanni Mannuccia, e ha fissato l’ultima udienza straordinaria per giovedì 9 marzo, quando prenderanno la parola gli avvocati Carlo Taormina e Tommaso Micalizzi, difensori di De Luca. Difficile che si vada anche a sentenza.
Gli avvocati Taormina e Micalizzi non si sono presentati in udienza e in apertura il Collegio ha preso atto della presenza delle istanze presentate da entrambi per giustificare l’assenza: Taormina ha specificato di essere impegnato in Corte d’assise a Reggio Emilia mentre Micalizzi ha chiesto un ulteriore rinvio della discussione in quanto impossibilitato a partecipare per “improrogabili e indefettibili motivi familiari”. In aula era presente l’avvocato Salvatore Sorbello, che é stato quindi rinominato dalla Corte difensore d’ufficio come già avvenuto il 7 febbraio, che si è premurato di chiedere subito il rinvio. Richiesta alla quale si è opposto il pubblico ministero Annalisa Arena, che ha fatto notare come solo uno dei legali di De Luca fosse legittimamente impedito, Dichiarato il “procedersi oltre” in quanto l’impedimento di Micalizzi è stato ritenuto non legittimo perché l’istanza è stata giudicata non documentata e non è stata inoltre ravvisata l’impossibilità da parte di De Luca di avvalersi della nomina di un sostituto.
De Luca ha chiesto i di intervenire con dichiarazioni spontanee ritenendo di subire una violazione dei propri diritti di imputato con la scelta del collegio di procedere comunque in assenza dei difensori Taormina e Micalizzi, ribadendo ancora una volta come già il 7 febbraio fosse stato deciso il rinvio in attesa di notizie dalla Corte di Cassazione sull’istanza di spostamento del processo al Tribunale di Reggio Calabria. Il presidente Samperi ha sottolineato invece come non ricorresseroi i presupposti per una sospensione in quanto non si hanno notizie dell’assegnazione dell’istanza di rimessione (spostamento) alle sezioni unite ovvero a sezione diversa dall’apposita sezione e ha disposto con ordinanza il rinvio solo per gli interventi della difesa De Luca, specificando come tutti i diritti dell’imputato erano ampiamente assicurati dalla presenza dell’avvocato Sorbello. Provvedimento per il quale Sorbello ha chiesto la revoca giustificandola con il non aver mai preso visione degli atti. La sua istanza è stata però rigettata e subito dopo Cateno De Luca ha abbandonato definitivamente l’aula, non prima di aver informato il Collegio che in mattinata sono state dissequestrate le difese spondali del torrente Fiumedinisi (su disposizione del pm Liliana Todaro), passaggio che potrebbe portare l’ex sindaco imputato a presentare istanza al Comune per chiedere di poter effettuare le opere previste nel a suo carico tramite il contributo di scopo, ossia una strada di collegamento del valore di 800mila euro.
I tre legali intervenuti oggi, Francesco Chillemi, difensore di Carmelo Crocetta, Enrico Ricevuto in difesa di Benedetto Parisi e Giovanni Mannuccia, che rappresenta Salvatore Piccolo, Pietro D’Anna e Carmelo Satta, hanno chiesto alla Corte presieduta da Samperi l’assoluzione piena dei loro assistiti e hanno ripercorso tutte le tappe del processo che ha preso il via nel 2012, mettendo in risalto quelle che a loro avviso sono le contraddizioni in cui si è imbattuta la Pubblica Accusa. Al termine dei loro interventi, in quella che è stata una lunga giornata fatta anche di tre riunioni in camera di consiglio per decidere come procedere, alle 20.30 la Corte della Seconda Sezione penale ha stabilito di inviare i verbali dell’udienza di oggi alla Corte di Cassazione in allegato all’istanza di rimessione, accogliendo la richiesta di De Luca, e ha deciso di riprendere il 9 marzo per l’atto finale. (@Gianfranco Pensavalli)

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