Tirato in ballo nel corso del processo sulla gettonopoli a Palazzo Zanca, il segretario generale Antonio Le Donne è stato iscritto nel registro degli indagati dal sostituto procuratore Francesco Massara, che ha ipotizzato il reato di abuso d’ufficio. Secondo quanto emerso dalle dichiarazioni dei segretari amministrativi delle commissioni consiliari nel corso del processo davanti alla prima sezione penale del tribunale, che vede imputati 17 consiglieri comunali, il segretario generale era a conoscenza della “situazione”, ovvero delle presenze-lampo in commissione.
Con la stessa ipotesi di reato, sono quindi stati iscritti nel registro degli indagati anche i cinque segretari amministrativi delle commissioni consiliari di Palazzo Zanca: Daniela Bianco, Francesco Di Bella, Letteria Sciarrone, Carmelo Ciraolo ed Edoardo Guttarolo.
A recapitare l’avviso di garanzia ai sei nuovi indagati gli uomini della Digos, che hanno lavorato al’inchiesta monitorando con le telecamere i movimenti dei consilieri, registrando la loro presenza giusto il tempo necessario ad apporre una firma, come nel caso clamoroso di Paolo David, mister “trentasecondi”.
I consiglieri imputati sono Carlo Abbate, Pietro Adamo, Pio Amadeo, Angelo Burrascano, Antonino Carreri, Giovanna Crifò, Nicola Crisafi, Nicola Cucinotta, Carmela David, Paolo David, Libero Gioveni, Nora Scuderi, Santi Sorrenti, Fabrizio Sottile, Benedetto Vaccarino e Santi Daniele Zuccarello.