Il presidente del Senato Pietro Grasso non tornerà a deporre al processo sulla cosiddetta trattativa Stato-mafia. Lo ha deciso la Corte di Assise che celebra il dibattimento imponendo al difensore del generale Mario Mori, tra gli imputati, di rinunciare alla citazione dell’ex magistrato, già sentito come teste dell’accusa. Tra i testimoni ritenuti superflui dal collegio e quindi “sfrondati dalle liste dei difensori anche gli ex magistrati Antonio Di Pietro e Giuseppe Ajala, il procuratore aggiunto di Milano Ilda Boccassini dell’ex esponente Radicale Marco Taradash.
All’udienza di oggi erano previste le dichiarazioni spontanee dell’imputato Massimo Ciancimino, detenuto da circa un mese per scontare due condanne definitive, ma il figlio dell’ex sindaco mafioso di Palermo non si è presentato in udienza. Il processo è stato rinviato al 23 febbraio, data in cui deporrà in aula il faccendiere Luigi Di Bisignani, mentre per il 24 è previsto l’esame di Calogero Mannino, processato separatamente, sempre per la cosiddetta trattativa e assolto in primo grado.