Mentre Trump “non vede l’ora” di raggiungere Taormina e il sindaco Eligio Giardina è preoccupato perchè mancano pochi mesi e i cantieri sono fermi, temendo un “rischio concreto di una figuraccia per l’Italia”, a Palazzo Zanca continua l’organizzazione di una contromanifestazione che possa dare voce ad un movimento per i diritti umani, contro le logiche politiche di cui il G7 previsto il 26 e 27 maggio è espressione.
“Per noi sono le maggiori potenze politiche la causa della crisi che investe l’intera umanità – spiega Luigi Sturniolo, attivista del comitato No G7 ed ex consigliere comunale – e crediamo che sia necessaria una mobilitazione per rivendicare una agenda politica globale alternativa”.
Lo abbiamo intervistato a margine dell’incontro che si è tenuto nel Salone delle Bandiere, a cui hanno partecipato molti esponenti del movimento contrario alla globalizzazione, intesa come sistema di sfruttamento economico dei paesi in via di sviluppo, di predominio della cultura occidentale sulle altre culture e di omologazione degli individui. (@Pal.Ma)