Paolo Magaudda è andato via con un colpo di scena. Inatteso come l’infarto che lo ha colto in questa fredda sera di venerdì nella sua abitazione. La notizia della sua morte si è diffusa subito sui social, dove negli ultmi tempi l’ex sovrintendente del Teatro Vittorio Emanuele, era solito concedersi alle battute e ai commenti sarcastici sui fatti della città.
Una vita spesa nel primo ente culturale della città, di cui ha vissuto gli anni d’oro fino alla crisi, svolgendo le funzioni di sovrintendente per dodici anni. Una personalità dirompente, che non si è mai sottratta dall’affrontare anche le critiche di una parte di quel variegato mondo artistico di cui è fatta Messina.
Alla Sala Laudamo sarà allestita domani (sabato 11 febbraio) la camera ardente, mentre i funerali si terranno nel pomeriggio di lunedì, alle 15, 30, al Duomo di Messina.
“Addio Paolo, amico di una vita – è il ricordo commosso del giornalista Vincenzo Bonaventura – Nulla potrà mai essere come prima. Nessuno ha amato più di te il teatro a Messina. La tua sincerità era unica, forse troppa per i tanti ipocriti che spesso ti sei trovato davanti. Gente che ti ha fatto del male per i propri interessi. Se puoi, perdonali. Ti abbraccio!”
