Giallo sulla morte del senzatetto: il connazionale con cui dormiva lo aveva picchiato e rapinato giorni prima

Un clamoroso sviluppo è emerso dalle indagini condotte dai Carabinieri della Compagnia di Messina Centro a seguito della morte di Gheorghe CHIRILA’, il 45/enne romeno rinvenuto cadavere nel pomeriggio antecedente l’Epifania.

CURDUBAN SORIN cl.1969L’inchiesta è andata avanti, e mentre la Procura ha disposto l’autopsia i Carabinieri hanno iniziato a scavare nel passato dell’uomo, ricordato anche dall’Arcivescovo Accolla nella sua prima messa al Duomo di Messina.

Nel giro di poche ore si è accertato  come  si trattasse di un ex muratore, che viveva grazie ad una piccola pensione, ed è emerso, inoltre, che la vittima dormisse abitualmente presso la Stazione ferroviaria di Messina  e che solo da qualche giorno si era spostato in quell’immobile, dove dimorava anche un  suo connazionale, il 48/enne Sorin CURDUBAN.

Le indagini hanno fatto emergere come la convivenza tra loro fosse problematica, tanto che solo pochi giorni dopo Sorin Curduban aveva rapinato Gheorghe di circa 500 euro non esitando a percuoterlo pur di raggiungere lo scopo.

Banale il motivo: a Curduban i soldi servivano per comprare il vino, e al rifiuto di Gheorghe ecco scatenarsi la reazione: percosse e violenza fino a raggiungere lo scopo, prendendo quel che il tesoretto che il senzatetto custodiva per arrangiarsi.

Di li a poco il povero clochard morirà. E le indagini adesso dovranno chiarire la relazione tra questo episodio violento e la morte del senzatetto.

Intanto sulla base delle risultanze investigative e dei gravi indizi di colpevolezza raccolti dagli investigatori dell’Arma nei confronti di Sorin CURDUBAN , l’A.G peloritana, che ha coordinato le indagini,  ha emesso un fermo di indiziato di delitto nei confronti del CURDUBAN, ritenendolo responsabile di rapina ai danni del povero CHIRILA’, reato consumato in un contesto di precarietà ed emarginazione.

Il provvedimento è stato eseguito dai militari nei giorni scorsi quando il reo, sorpreso negli stessi locali in cui è stato rinvenuto il cadavere del suo connazionale, è stato sottoposto a fermo e condotto presso il Carcere di Messina Gazzi dove rimarrà a disposizione dell’A.G. con la pesantissima accusa di rapina.

Intanto, nella giornata del 12 il fermo è stato convalidato dal G.I.P. di Messina.

Si attende ora l’esito dell’autopsia per appurare le cause della morte del povero senzatetto.

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