Piero Rizzo – Ancora un rinvio. Inaspettatamente l’assemblea dei soci del Messina – in calendario ieri alle 10 e poi slittata alle 18 – ha partorito l’ennesimo “forse” all’ingresso di Franco Proto, che verrà informato oggi via pec sulla decisione maturata ieri. Vari rumors, però, portano dritti verso la fumata nera, nonostante la scorsa settimana Stracuzzi abbia siglato un’intesa di massima con l’imprenditore di Troina, subordinata però alla rinuncia da parte dei soci di minoranza all’esercizio del diritto di prelazione sulla cessione delle quote. Richiesta che probabilmente verrà rispedita al mittente, perché negli ultimi giorni nel club giallorosso a farla da padrone sono state le ormai consuete faide interne, giochi di potere che probabilmente inceneriranno la possibilità di spalancare le porte a Proto, che aveva preventivato un ingresso “morbido”, garantendo la totale copertura finanziaria fino al 30 giugno prima della definitiva scalata alla società giallorossa, da ultimare a fine stagione. Domani è prevista una conferenza stampa per chiarire la posizione della proprietà sulla quesitone Proto, ma anche sulla possibilità di allargare in alternativa la base societaria ad altri soggetti, tra cui ci sarebbero l’ex presidente del Ribera Ezio Ruvolo e l’imprenditore palermitano Domenico Gallina ma soprattutto una cordata romana il cui tramite sarebbe l’attuale dg Ceniccola. In attesa della conclusione di una telenovela che assume sempre più i contorni di una farsa, gli umori in casa giallorossa sono nerissimi, anche perché il mercato era stato congelato proprio in funzione del probabile ingresso di Proto. Inoltre, a margine dell’allenamento del Celeste di ieri, tanti calciatori hanno manifestato un malcontento trasversale per alcune criticità mai risolte, su tutte quella del campo di allenamento. Il terreno del Celeste, su cui la proprietà ha ripiegato per evitare di peggiorare ulteriormente il manto del San Filippo, è ridotto in condizioni disastrose, una situazione che ha fatto schizzare alle stelle il livello di rischio infortuni. La prima vittima è Pozzebon, che ieri non si è allenato per un problema all’adduttore rimediato domenica.