“Non è stato lui, hanno arrestato un innocente”. Così Ylenia Grazia Bonavera grida dalla sua stanza in ospedale, difendendo l’ex fidanzato. L’audio è riportato dal sito di Repubblica. Dalla Questura di Messina si apprende che la giovane ha chiesto di essere sentita urgentemente, per scagionare Alessio Mantineo, 25 anni, accusato di tentativo di omicidio.
Per la Procura di Messina la posizione del giovane accusato di avere dato fuoco alla fidanzata non cambia, neppure dopo la “difesa” della ex in ospedale. Il fermato, si ribadisce, è stato identificato da altri elementi di prova, e non dalla fidanzata, che sono stati allegati alla richiesta di convalida inviata al Gip. L’uomo è accusato di tentativo di omicidio premeditato aggravato dalla crudeltà.
Di “una storia difficile” parlano i poliziotti, che sono intervenuti immediatamente, ricostruendo le dinamiche di quanto accaduto e le responsabilità del giovane, ricercato attivamente sino a quando, lo stesso, ieri, sentitosi braccato dagli agenti, ha deciso, in serata, di presentarsi in Questura, accompagnato dal suo legale. Il venticinquenne ha scelto di non rispondere agli investigatori.
“La ricostruzione dei fatti – dichiarano gli inquirenti – è stata possibile grazie al minuzioso lavoro svolto dalla Polizia di Stato, segnatamente, oltre che dalle Volanti intervenute sul luogo, dalla Sezione della Squadra Mobile specializzata nella trattazione dei reati in danno delle vittime vulnerabili: i poliziotti hanno proceduto infatti in tempi brevissimi, in stretto coordinamento con la Procura, all’escussione di diverse persone, parenti, medici e vicini di casa compresi, ed al sopralluogo nell’appartamento della vittima, effettuato dalla Polizia Scientifica, raccogliendo così numerosi elementi. Il venticinquenne, recatosi nell’appartamento dell’ex, l’avrebbe gettata a terra ed in pochi istanti l’avrebbe cosparsa di liquido infiammabile, verosimilmente benzina, dandole poi fuoco con un accendino e fuggendo subito dopo.
I vicini di casa cui la ragazza aveva chiesto aiuto, compresa la gravità dei fatti, richiedevano l’intervento dei sanitari del 118: la vittima, pur gravemente ustionata, sarebbe riuscita a scampare alla morte liberandosi dei vestiti in fiamme e chiedendo soccorso. In seguito, veniva trasferita presso l’Ospedale Universitario Policlinico di Messina a bordo di ambulanza.
L’autore della terribile aggressione è stato sottoposto a fermo per tentato omicidio pluriaggravato e trasferito presso la casa Circondariale di Gazzi su disposizione del Procuratore Aggiunto D.ssa Giovannella Scaminaci e del Sostituto Procuratore D.ssa Antonella Fradà della Procura della Repubblica di Messina, che coordinano le indagini, tuttora in corso, in attesa della udienza di convalida da parte del G.I.P.”
”La ragazza è sotto shock, ma le condizioni di salute sono buone. Ha ustioni di primo e secondo grado sul 13% del corpo. Le ferite sono al fianco, la caviglia e la mano destra e la coscia sinistra”. Lo dice Francesco Stagno D’Alcontres, primario di Chirurgia plastica del Policlinico. “La paziente è arrivata alle 8.15 di ieri. La prognosi è riservata a scopo cautelativo per 48 ore, ma la ragazza è cosciente e non è in pericolo di vita”, conclude.
“Quel ragazzo l’ho visto una volta a casa di mia cugina sembrava una brava persona ma probabilmente ora si è rivelato come è veramente”, dice Graziella Donato la cugina di Ilenia. “Mia cugina sta meglio, eravamo preoccupatissimi ma i medici ci hanno rassicurato sulle sue condizioni. Lei abitava da sola perché la madre è fuori Messina e il padre si è rifatto una famiglia e non ha fratelli – aggiunge – È una ragazza stupenda, solare sempre molto allegra. Solo da poco aveva cominciato a lavoricchiare in una panineria. Ci aveva detto di stare bene con questo ragazzo, poi però qualcosa è andato storta e si sono lasciati. Mi ha detto che era geloso e probabilmente non ha preso bene la fine della loro relazione. Ha fatto però una cosa molto crudele e gravissima non pensavo qualcuno fosse capace di simili gesti. Spero di riprenda presto. Di lui non mi interessa nulla è inqualificabile quello che ha fatto”.