Accade a Messina. La signora Angela Maio, in preda a comprensibile irritazione di mamma, denunzia i clamorosi ritardi nel deposito da parte del medico legale della perizia che dovrebbe far luce sulla morte del figlio, il 29enne Ivan Pagano. Venne aperta un’ inchiesta dal sostituto procuratore Margherita Brunelli sul decesso, avvenuto in febbraio, dopo che al giovane era stata praticata un’iniezione di antibiotico per curare un ascesso dentale. Per esser chiari, somministrazione del Rocefin, che gli era stato prescritto dal dentista.
Da circa una settimana, Pagano, che era di Ganzirri , soffriva per un ascesso ai denti. Dolori che nemmeno gli antibiotici prescritti avevano allentato, poi l’iniezione di Rocefin, l’intervento di un ambulanza del 118 e i medici che non hanno potuto far altro che constatarne la morte.
A presentare denuncia erano stati stati proprio i familiari, che intendono scoprire se vi siano state responsabilità sulla triste vicenda.
Dopo l’apertura dell’inchiesta è stata acquisita la cartella clinica. L’autopsia? Son passati dieci mesi e… No, non è stata depositata.
Giusto dire che il pm titolare Brunelli è stata trasferita a Macerata da oltre due mesi e che, in precedenza, era applicata a…Gela.
Fascicolo dormiente, chiaro? Qualcuno lo spieghi a una mamma che ha perso il figlio. Lo studio medico? All’incrocio tra via Garibaldi e piazza Unione Europea. Tra i contitolari c’ è un Sidoti Pinto, figlio di un notissimo ingegnere in quota Provincia regionale. (@G.Pensavalli)