Gaetano D’Ambra (foto in alto), secondo ufficiale di coperta di Lipari, Christian Micalizzi, primo ufficiale di Messina, Santo Parisi operaio di Terrasini. Sono loro le vittime di uno dei più terribili incidenti sul lavoro mai accaduto nella marineria di Messina. Ferdinando Puccio, originario di Palermo, 38 anni è in gravissime condizioni, ma alle 22,30 è ancora vivo, come confermano i sanitari dell’Ospedale Piemonte dove si trova ricoverato.
Vite spezzate mentre stavano eseguendo il lavoro di pulizia delle cisterne del gas, dove sono rimasti intrappolati a causa delle esalazioni nocive e altamente tossiche.
Le indagini sono state affidate alla Capitaneria di Porto di Messina, coordinata dal Comandante Nazzareno Laganà, che subito sul posto si è occupata di fare i rilievi necessari per ricostruire la dinamica del terribile incidente, e capire se poteva essere evitato.
Il Sostituto procuratore di turno, Federica Rende, ha già aperto un’inchiesta e disposto il sequestro della nave. E mentre la magistratura è chiamata a fare chiarezza sulle dinamiche e le responsabilità, i primi a prendere la parola sono i sindacati dei lavoratori.
Dopo Cisl e Cigl interviene l’OR.S.A., da sempre impegnata nel rivendicare i massimi livelli di sicurezza in ambito marittimo, che esprime cordoglio alle famiglie dei lavoratori periti durante l’esercizio delle loro funzioni e nel contempo auspica che le istituzioni competenti facciano immediata chiarezza sull’accaduto.
“La pulizia delle cisterne nelle navi è una operazione delicatissima da eseguire secondo una severa normativa volta a eliminare i gas residui (gas free) per prevenire inquinamenti e incidenti al personale che lavora nei pressi della cisterna aperta. Non conoscendo le dinamiche che hanno causato il grave incidente nella nave Sansovino evitiamo di accampare ipotesi improvvisate ma il fatto che 4 lavoratori esperti abbiano seguito lo stesso triste destino, lascia immaginare che qualcosa non sia andato per il verso giusto nelle operazioni di sicurezza preventive – si legge in una nota – L’inchiesta è aperta e le indagini faranno chiarezza , si spera che non ci si perda nelle note lungaggini”. (@Pal.Ma.)