“Con questo intervento la giunta affronta con atti concreti l’emergenza”: queste le parole del presidente della Regione Rosario Crocetta dopo l’ok alla delibera che riconosce lo stato di calamità per 27 comuni siciliani, tra cui Messina.
La giunta regionale, su proposta della Protezione civile, ha infatti deliberato la dichiarazione di stato calamità per i comuni colpiti dai nubifragi registrati in Sicilia il 19, 24 e 25 novembre che hanno coinvolto diversi comuni nei territori di Agrigento, Catania, Caltanissetta, Messina e Palermo.
Sono stati stanziati 40 milioni di euro per fronteggiare i primi danni strutturali a valere sul Poc e approvato un emendamento di 4 milioni e 100 mila euro da inserire nella manovra finanziaria, per le spese più immediate. Con un’ulteriore deliberazione, dopo il censimento in corso da parte della protezione civile, verranno quantizzati i danni alle attività produttive, ai privati, alle produzioni agricole e alle strutture pubbliche, che in atto sembrano ingenti.
I comuni per i quali interverrà lo stato di calamità sono Bivona, Burgio, Caltabellotta, Calamonaci, Cianciana, Realmonte, Ribera, Sambuca di Sicilia, Santo Stefano di Quisquina, Sciacca nell’Agrigentino. Calatabiano in provincia di Catania. Campofelice di Roccella, Campofelice di Fitalia, Castronovo di Sicilia, Mezzojuso, Montemaggiore Belsito, Lercara Friddi nel Palermitano.
In provincia di Messina, oltre al capoluogo, sono Antillo, Barcellona Pozzo di Gotto, Casalvecchio Siculo, Castelmola, Forza d’Agrò, Francavilla di Sicilia, Furci Siculo, Gaggi, Gallodoro, Giardini Naxos, Letojanni, Monforte San Giorgio, Mojo Alcantara, Motta Camastra, Nizza di Sicilia, Pace del Mela, Pagliara, Rometta, Savoca, Sant’Alessio Siculo, San Filippo del Mela, Santa Lucia del Mela, Santa Teresa Riva, Saponara, Taormina, Villafranca Sicula.