Condannato a Roma a 4 anni e 6 mesi di reclusione il generale dei carabinieri in pensione Antonio Ragusa, accusato di corruzione e di turbativa d’asta,nell’ambito di un’inchiesta su illeciti legati all’affidamento di un appalto, nel 2009, per l’informatizzazione di Palazzo Chigi. La sentenza, che condanna Ragusa anche all’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni, è stata emessa dai giudici della quarta sezione del Tribunale recependo in pieno le richieste del pm Paolo Ielo. Messinese, Ragusa è stato, invece, comandante provinciale dei carabinieri a Messina e all’ingresso degli uffici fece mettere un rialzo marmoreo con le sue iniziali.
A Ragusa, condannato a conclusione del processo tenutosi con il rito immediato, si contestava, con riferimento al suo ex incarico di responsabile del Dipartimento per le risorse strumentali di Palazzo Chigi, di aver pianificato e confezionato su misura un appalto per la informatizzazione di Palazzo Chigi affinché fosse assegnato alla società Italgo dell’ imprenditore Anselmo Galbusera. Il lavoro, del valore di quattro milioni di euro, fu effettivamente assegnato a Galbusera e da questi ceduto in subappalto ad una serie di società. Di una di queste è titolare Marco Napoli, genero dello stesso Ragusa. Galbusera ha patteggiato la pena, mentre Napoli sarà giudicato con il rito ordinario. Per questa vicenda Ragusa fu posto agli arresti domiciliari il 19 febbraio 2014.
Nell’inchiesta, ma per un filone riguardante un giro di fatture emesse nel 2011 per operazioni inesistenti, l’uomo d’affari Luigi Bisignani ha patteggiato due mesi di reclusione. (@G.Pensavalli)