Lunghissima mattinata che i giornalisti messinesi hanno impegnato- per conquistare quattro crediti- all’Università per ascoltare un paio di soloni che han edotto sugli Uffici Stampa. C’era chi proveniva da Marte e chi da Saturno, insomma bianchi ma proprio bianchi di come le cose vadano in Sicilia. Il catanese “esperto” ha spiegato come il mestiere oggi necessiti di conoscenze particolari. Ehi, noi abbiamo Francesco Triolo, super. Ci rende la vita molto più facile.
C’erano il presidente nazionale Enzo Iacopino e il vice Santino Franchina. Detto che questo incontro è nato dal clima pesantissimo venutosi a creare a Messina per le continue violazioni della Legge 150, il cronista ha provato in pochi minuti a denunziare quanto segue: all’ACR Messina l’Ufficio Stampa lavora gratis; a Barcellona i comunicati son del capo di gabinetto e stessa cosa accade a Messina quando termina le ore da contratto Sergio Colosi; le vicende giudiziarie del concorso al Policlinico di Messina con vincitrice Valeria Arena, oggi a Biella, si sono inceppate e vanno verso la prescrizione a Messina, ci sono quattro indagate a Reggio Calabria e c’è uno stralcio a Catanzaro; l’editrice di Gazzetta del Sud-Rtp e compagnia cantando è di fatto Ufficio collocamento per coperture di determinati posti in aziende tipo Irccs-Piemonte e, ma è solo in itinere, per il Birrificiio. Altri colleghi han parlato di Uffici Stampa che discriminano o di situazioni incancrenite. Il presidente Iacopino ha affrontato solo alcuni argomenti e poi, alle 13,15, Chi verga queste note ha abbandonato la sala perché le divagazioni continue da campagna elettorale o quel che accade in Federcalcio son sembrati modi inaccettabili per non affrontare gli scottanti argomenti.
In pratica, relatori impreparati di fronte ad una platea che non è quella di Seregno o di chi ha come fissa copiare il NYT o i giornali britannici. E poi ci si arrabbia se a Messina c’è chi pensa che Accorinti era meglio di Rivera… (@Gianfranco Pensavalli)