Calcio, a proposito del “caso giovanili”

Due o tre cosette sul Messina e sulla decisione di continuare a giocarsi la faccia con Nino Micali (socio di minoranza e inviso a tutti, tifosi in testa e le giovanili) e quelle robette tipo “tu paghi, tuo figlio gioca”.

Il “mostro” porta euro cash che servono per tenere in piedi la baracca. Tutta.  All’insegna del pecunia non olet. E che importa se ai ragazzi in età scolare chiedono un euro per raggiungere l’Istituto da frequentare (altrimenti, tram e tre chilometri a pedi).

Nota per i federali del calcio: ma se Aldo Violato, delegato provinciale Coni, è il presidente del settore Giovanile e Scolastico regionale perché non fargli presiedere una bella Commissione d’inchiesta?

E ai dirigenti comunali: avete una minima idea di quel che è oggi il San Filippo foresteria-albergo-ufficio di collocamento? Suvvia, panini imbottiti ai ragazzi (che spesso si pagan la pizza, ndr) e come cuoche-cuochi signora, suocera e altro parente di Micali.

Han provato a buttare la croce su Roberto Buttò, che si è dimesso da coordinatore non appena capito un bel giochetto tra i procuratori e Micali.

A proposito: mille euro per un giocatore reggino chiesto dalla Curatela fallimentare e non da Buttò. (@Gianfranco Pensavalli)

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