È morto oggi, dopo oltre 15 giorni di ricovero, l’anziano raccujese che era stato investito il 10 ottobre scorso a Paternò nei pressi del distributore “Eni Station” ubicato al Km 26 della S.S. 121.
Ad investirlo, con un furgone Iveco, fu un 16enne di Paternò che, dopo aver causato l’incidente, si era dato alla fuga.
Il 77enne, Diego Di Perna, molto noto come la sua famiglia a Raccuja, fu ricoverato d’urgenza – a mezzo elisoccorso – all’Ospedale Cannizzaro di Catania, dove, purtroppo, stamane è deceduto.
Gli investigatori del Nucleo Radiomobile di Paternò, grazie anche all’analisi delle immagini registrate da alcune telecamere di sicurezza puntate sulla zona e col supporto di altri indizi raccolti nel sopralluogo post-incidente riuscirono a risalire al 16enne di Paternò che, ovviamente senza patente, conduceva l’autocarro incriminato.
In un primo momento si ipotizzò che il furgone fosse di proprietà della “Società Coros S.r.l”, con sede a Paternò, attiva nel settore dei calcestruzzi.
In realtà i militari della compagnia dei CC di Paternò, da una comparazione visiva del mezzo ripreso dalle telecamere di sorveglianza con quello di proprietà della Coros s.r.l., verificarono che si trattava di un autocarro differente che però, recava targhe riproducenti la sequenza alfanumerica del mezzo della Coros srl.
“E’ evidente, pertanto, che si tratta di una chiara ipotesi di clonazione delle targhe”, afferma l’avv. Di Stefano in rappresentanza della Coros srl. Il giovane investitore, che già avrebbe dovuto rispondere all’A.G. dei reati di lesioni personali stradali gravi, fuga del conducente in casi di lesioni personali stradali e guida senza patente vede aggravarsi sensibilmente la sua posizione e dovrà rispondere anche di “omicidio stradale”. (@G.P.)