Matteo Renzi buggera i 300 messinesi che lo attendevano all’Università raggiungendo il Rettorato attraverso l’ingresso di Economia. Paura del confronto, degli striscioni del No e dei fischi. Piovuti su tanti, persino il questore Cucchiara, al quale han fatto le scuse.
“L’abbiam preso per un politico pappone”, ha ammesso un capopopolo.
Tanti ragazzi, ma spicca l’associazione Morgana. Con il testa il senatore accademico Francesco Armone e con lui il dinamico Pasquale Calapso: “Sì, il Sud è terra sulla quale investire ma serve più attenzione verso le Università In vero, la nostra è di qualità e l’aumento delle tasse ( da 500 a 2000 euro secondo fascia) è roba da collegare all’Isee e non a cattiveria del Magnifico e dei suoi collaboratori”.
Ad Accorinti riservano commenti pungenti e “sei un lordo”, che son la sintesi di un certo disagio.
54 celerini da Catania provocano l’ironia di Federico Martino: “Ah, se avessi avuto 100 black bloc…”. Arrivano le Mamme per il No, dopo un po’ capiscono tutto e s’incamminano verso il Palacultura, per il comizio di Renzi. (@G.Pensavalli)
foto di @EleonoraCurrò