E’ atteso domani a Messina l’arrivo della barca Zaytouna, in viaggio da Ajaccio. Intanto sono già in città alcune delegate/i della Freedom Flotilla Coalition per il progetto “Barca delle Donne per Gaza” che sullo Stretto farà l’ultima tappa europea.
Nell’ambito delle iniziative organizzate per accogliere l’equipaggio, oggi alla Libreria Feltrinelli (ore 18) ci sarà la presentazione del libro “Gaza e l’industria israeliana della violenza” di Enrico Bartolomei, Diana Carminati, Alfredo Tradardi, edito da Derive e approdi.
Domani, invece, alla Passeggiata a mare dalle 17 alle 19,30 si potranno incontrare i delegati, si potrà ascoltare della buona musica con Sicilia e Dintorni che già l’anno scorso avevano dato il benvenuto a Marianne e i bambini potranno realizzare disegni da inviare con Barca delle Donne ai bambini di Gaza.
La Striscia di Gaza è uno spazio di sofferenza e di resistenza. Non è l’unico conflitto al mondo, ma di certo rappresenta il paradigma di riferimento dell’industria della violenza contemporanea. La violenza contro i palestinesi è incessante: oscilla tra un livello di conflittualità “a bassa intensità”, con i suoi morti, i suoi feriti e le sue distruzioni, completamente trascurata dai media, alle punte delle operazioni militari dove il dolore viene rappresentato a favore di camera. Ancor meno è possibile dimenticare la violenza che si esercita contro i palestinesi cittadini di Israele e quella contro i profughi che vivono nei campi allestiti a partire dal 1947-1948 nei paesi arabi del Medio Oriente. Ecco perché si parlerà, durante l’incontro, di un vero e proprio paradigma dell’industria della violenza. Un paradigma legato strettamente a un colonialismo di insediamento sul quale si basa il sionismo come identità dello Stato israeliano, e che si sta rivelando un modello concentrazionario specifico, nel quale ha un ruolo sempre più determinante l’industria militare.
Gaza diventa allora un campo di concentramento a cielo aperto, utile come laboratorio di sperimentazione delle nuove armi, testate in corpore vili, e un esempio concentrazionario per la repressione dei mondi offesi.
A Messina, ultima tappa europea, tra gli eventi in programma anche un concerto dei KUNSERTU Acustic live, che ha assicurato l’appoggio incondizionato, corale ed entusiastico al coordinamento locale della Freedom Flotilla Italia. Così come numerosi artisti internazionali come Manu Chao.
Alla Passeggiata a Mare la cittadinanza può incontrare i delegati della Flotilla e visitare le imbarcazioni caratterizzate da un equipaggio composto esclusivamente da donne, tra le quali il premio Nobel per la pace, Mairead Corrigan Maguire.
In particolare, la giornata di lunedì 26 sarà dedicata alle visite degli studenti. A tal fine il sindaco, Renato Accorinti, in considerazione del valore simbolico ed educativo dell’evento, ha informato i dirigenti scolastici degli istituti cittadini per diffondere l’iniziativa ai docenti ed agli studenti.
Le barche della Freedom Flotilla solcano il mare con l’obiettivo di raccogliere la solidarietà per la popolazione palestinese e affermare il diritto di un popolo alla vita, alla libertà di movimento e di commercio. Si tratta di un coordinamento internazionale di persone di coscienza non violente privo di ideologia politica che dal 2008 con imbarcazioni di fortuna salpano dai porti di Nazioni diverse nel tentativo di trasportare prodotti e incoraggiare il mondo a rompere il blocco di Gaza e dare sollievo ad un popolo stremato.