Nell’ambito delle attività di adesione al Programma Operativo Nazionale “Città Metropolitane 2014/2020”, l’Assessorato alle Politiche Sociali ha organizzato una serie proficua di incontri con le parti sociali potenzialmente coinvolte, al fine di fornire la giusta informazione sulle opportunità di finanziamento che tale programmazione può rappresentare e sollecitare proposte progettuali coerenti con le finalità del programma.
Il PON METRO si propone di sostenere le Città metropolitane, creando le condizioni organizzative per meglio identificare e monitorare le diverse forme del disagio e nell’attivare interventi di sostegno ai fabbisogni specifici dell’utenza, con l’obiettivo rafforzare percorsi verso l’autonomia abitativa e il reinserimento sociale e lavorativo.
Gli Assi di intervento inerenti le competenze dell’Assessorato, riguardano prioritariamente i “Servizi per l’inclusione sociale” e prevedono interventi di contrasto al disagio, alla marginalità e all’esclusione sociale, attraverso la combinazione di interventi immateriali e politiche indirizzate a qualificare la condizione abitativa nei quartieri e nelle comunità svantaggiate.
“Il processo partecipativo attivato – precisa l’assessore alle Politiche sociali Nina Santisi – ha visto incontri con le Associazioni del Terzo Settore, con la Consulta comunale, con le Organizzazioni Sindacali e le circoscrizioni, al fine di confrontarsi, ascoltare e raccogliere le istanze provenienti dagli stessi, in quanto portatori di interessi della comunità. L’Assessorato ha fornito tutta la documentazione necessaria alla stesura delle ipotesi progettuali che sono state poste al vaglio dell’Amministrazione e dei funzionari impegnati nelle procedure del PON METRO, che hanno verificato l’aderenza alle linee programmatiche e alla normativa specifica”.
L’Assessore Santisi, esprime grande soddisfazione per la risposta di quanti hanno inteso collaborare, presentando proposte e fornendo contributi sul fronte del contrasto alla povertà abitativa, percorsi di accompagnamento per le comunità emarginate, servizi a bassa soglia per l’inclusione dei senza dimora e del sostegno all’attivazione di nuovi servizi in aree degradate.