I carabinieri di S.Teresa di Riva hanno notificato al sindaco di Furci Sebastiano Foti il verbale di sequestro del campetto sulla spiaggia, a seguito di un procedimento in corso avviato dal gip Monica Marino del Tribunale di Messina e relativo appunto alla realizzazione di un campetto sull’arenile, messo su senza alcuna autorizzazione. I militari hanno aspettato il primo cittadino al Comune e quando è arrivato gli hanno notificato il provvedimento. Oltre al primo cittadino, il verbale è stato notificato pure al capo dell’ufficio tecnico architetto Claudio Crisafulli.
Da un recente comunicato della Capitaneria di Porto di Messina si apprende che due persone sono state deferite all’autorità giudiziaria e che è stata posta sotto sequestro “l’intera area demaniale marittima per un totale di 1000 metri quadrati”.
La spiaggia di Furci ha una profondità di appena sessanta metri per cui ci sembra eccessiva l’area sequestrata. Ma al di là di questo, il campetto, come quello presumibilmente sorto a S.Teresa o su altre spiagge dei Comuni rivieraschi, sarà servito ai tanti bambini, locali e vacanzieri, di tirare quattro calci di sera, quando il sole s’era già nascosto. Ma la legge è legge e non si transige. Per questo si cerca il responsabile di questo rudimentale campetto.
Quattro pali e due reti sull’arenile di Furci senza la prescritta autorizzazione, che hanno già portato al deferimento di due persone all’autorità giudiziaria. Evidentemente si cercano altri indizi. Ecco il motivo della presenza dei carabinieri di S.Teresa di Riva nel palazzo municipale di Furci, dove è stato notificato al sindaco Foti e all’architetto Crisafulli il verbale di sequestro del campetto sull’arenile da parte della magistratura.