La prima conferenza a Palazzo dei Leoni da Sindaco Metropolitano, Renato Accorinti l’ha dedicata al bilancio della sua trasferta a Venezia. Non solo un bilancio politico, ma anche una “resa dei conti”, per rispondere alla falsa notizia che gridava allo scandalo per un “impegno di spesa” da 3 mila euro in occasione della sua presenza a Venezia, per rappresentare la città di Messina nell’ambito di TaorminaArte, ha mostrato scontrini e date, smentendo con le carte chi lo aveva di fatto accusato di “essere uguale agli altri”.
“Ho prenotato un dormitorio a quattro posti il 31 agosto – ha chiarito ai giornalisti presenti a Palazzo dei Leoni – quindi non per dimostrare qualcosa, ma perchè non mi andava di pagare cifre altissime, e poi mi piace il calore umano che solo in luoghi così popolari riesco a trovare. La notizia sarebbe rimasta nascosta, ma devo difendermi, perchè si è veicolato un messaggio falso. Per me è una cosa seria fare il sindaco: può darsi che non lo sappia fare, che non mi ricandiderò, o che la gente non mi rivoti. Accetto il giudizio, ma sui fatti”.
Insomma, si è dovuto assistere, nostro malgrado, alla giustificazione della copertura per le spese di una trasferta (con quel che può accadere, anche l’imprevisto di dover prendere un aereo) che mai era stata così sviscerata, centesimo per centesimo, da sindaci e presidenti che hanno preceduto questa amministrazione. Nulla di scandaloso, se non per la categoria a cui il sindaco si è rivolto, catechizzando i giornalisti: del resto, se un giornale parla di trasferte a 3.000 euro e noi (Messinaora) scriviamo di un ostello a 24,00€ e di spostamenti a meno di 500,00 €, la gente inevitabilmente si confonde e pensa che gli uni o gli altri dicano corbellerie, continuando ad identificare la stampa come uno strumento di propaganda che fa il gioco dei pro e dei contro, sponsorizza guelfi o ghibellini. Un clima che non giova ne alla credibilità della professione, tanto meno all’immagine della città.
Accorinti ha quindi messo da parte il “bilancio” della missione, per concentrarsi su quello politico. Ha infatti annunciato che per il futuro di TaoArte è in fase di bozza il bando per la manifestazione di interesse che dovrà assegnare l’organizzazione di un evento a cui vuol dare una connotazione più sociale. “Ho chiarito a Tiziana Rocca che, pur ringraziandola del lavoro svolto in questi anni, non ci sarà una via preferenziale – ha detto Accorinti – se riceveremo una proposta migliorativa e aderente al bando (ancora in fase di bozza con il sindaco di Taormina Eligio Giardina) penseremo a ciò che è meglio per la collettività”.
Accorinti ha in mente di allargare il festival alla vicina Reggio Calabria, e di lavorare per riportare in città i David di Donatello, come negli anni di cui in tanti sembrano avere nostalgia.
Sereno e pronto ad affrontare i prossimi impegni, compreso il riordino del Teatro Vittorio Emanuele di cui si attende la nomina di due membri del cda, il sindaco metropolitano ha fornito una cartella di esigui scontrini e una battuta…”non semu tutti i stissi”. (@Pal.Ma)