No Muos: conclusione indagini per 129 attivisti

E’ stato notificato nei giorni scorsi  l’avviso di conclusione delle indagini per 129 attivisti No Muos. Dovranno rispondere di diversi reati, dal danneggiamento alla resistenza a pubblico ufficiale, financo all´introduzione in luoghi di interesse militare. La procura di Gela ha esaminato due manifestazioni contro la base statunitense di Niscemi: quella del 9 agosto del 2013 in cui fu ferito un finanziere alla gamba e quella del 25 aprile del 2014. Gli attivisti entrarono nella base, alcuni di loro tagliarono la rete di recinzione per introdursi nel centro militare di contrada Ulmo. Tra gli indagati ci sono anche un uomo di 81 anni, una ragazza israeliana e un giovane danese, accusati di aver invaso la base della Marina Militare Usa di contrada Ulmo. Diversi anche i messinesi coinvolti.

Notevole il disappunto manifestato dal niscemese Rosario Buccheri, da anni impegnato nel sociale, firmatario tra l´altro di uno dei ricorsi contro la stazione satellitare statunitense di contrada Ulmo, presentati al Tar e poi al Cga. Per Buccheri, “i giullari in giacca e cravatta” sono i politici a tutti i livelli che non hanno difeso i “pacifici cittadini che hanno manifestato a loro rischio e pericolo contro l´installazione delle parabole”.

La mobilitazione No Muos non si ferma comunque: è in programma per il 2 ottobre a Niscemi una manifestazione nazionale contro la guerra, prevista all’interno di una settimana di azioni contro la militarizzazione dei territori.

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