Come annunciato dal sovrintendente Egidio Bernava, rispondendo su Messinaora alle accuse rivolte dal direttore artistico Ninni Bruschetta, il bilancio di previsione 2016-2017 dell’Ente Teatro Vittorio Emanuele è stato predisposto e inviato al presidente dell’Ente Maurizio Puglisi invitandolo a convocare con urgenza la seduta del Cda.
“Dopo un anno e mezzo che hanno tergiversato – ha dichiarato Bernava – lo abbiamo fatto noi in venti giorni. Mi piace lavorare coi migliori, e in questo lavoro sono stato affiancato da Filippo Nasca (avvocato e dirigente regionale, ndr) inviato dall’assessorato”.
Il Cda avrà tempo di esaminare il bilancio entro il 12 settembre, data fissata dall’assessore Barbagallo per l’adozione degli atti di competenza prima di ridurre il numero di consiglieri a tre. Ma sui tempi e sul clima che circonda il via libero dello strumento contabile cresce l’ansia, soprattutto da parte delle maestranze, che oggi attraverso Cgil incalzano i vertici del Teatro, ribadendo le critiche già mosse fino alle dimissioni di Saija e temendo che la “guerra” tra il neosovrintendente e il “blocco bruschettiano” metta a rischio l’approvazione.
“Siamo stanchi di assistere allo squallido Teatrino che si sta consumando al “Teatro Vittorio Emanuele “ – dichiarano Clara Crocè Segretario Generale della FPCGIL e Rosa Raffa responsabile del comparto – Un copione già visto dai contenuti squallidi e ridicoli che non tengono conto delle esigenze dei lavoratori e della città. Non vogliamo entrare in polemica con nessuno – continuano le sindacaliste – ma è sotto gli occhi di tutti che la situazione finanziaria dell’Ente Teatro è catastrofica. Ci chiediamo quale ruolo abbiano interpretato sia il “democratico “ Puglisi che il buon Bruschetta . Quello interpretato da Saija è ormai sotto gli occhi di tutti e lo sanno bene le maestranze che ancora devono percepire gli stipendi di maggio e giugno e che in atto non godono di nessun ammortizzatore sociale . Vorrei ricordare che la FPCGIL non ha firmato cambiali in bianco con nessuno, neanche con l’attuale sovrintendente, ma dobbiamo dare atto che si è aperto un confronto finalizzato alla risoluzione dei problemi. Confronto mai avuto con Saija e Puglisi.
Il clima di guerra che si è scatenato all’interno del Teatro, non può e non deve impedire l’approvazione del Bilancio ( fermo restando le responsabilità in capo ai debiti fuori bilancio). Nel caso in cui il Bilancio non dovesse essere approvato qual è la soluzione per liquidare quanto dovuto ai lavoratori ?– chiedono Crocè e Raffa– quale sarà il futuro delle maestranze? . Di certo la FPCGIL insieme a tutti i lavoratori farà sentire la propria voce organizzando manifestazioni di protesta”.