Agosto, mese di vacanze e ferie dal lavoro; certo, per chi un lavoro ce l’ha. E, si sa, chi ha la fortuna di trovarne uno in questo periodo dell’anno, non può certo pensare alla pausa estiva. A meno che…
A meno che l’incarico non arrivi dall’Ars, l’Eldorado per eccellenza; quel posto magico e paradisiaco in cui tutto è possibile, specie se si tratta di sperperare soldi pubblici. E fu cosi che proprio a ridosso della sospensione delle attività istituzionali, a Palermo sono scattati gli incarichi per new entry. Partiamo dal fatto che le ferie all’Ars durano un mese. Anzi, un mese e tre giorni: chiusura portoni a San Lorenzo, ripresa dei lavori il 13 settembre.
In un interessantissimo articolo pubblicato su LiveSicilia si dà spazio proprio a queste ennesime vergogne siciliane: assunzioni per periodi più o meno brevi, incarichi “regalati” a questo o quella, in cambio di lauti compensi -pagati, neanche a dirlo, dai contribuenti-. Incarichi affidati a stretto giro di posta dalla sospensione dei lavori, come già detto.
Ma durante il periodo di ferie, cosa credete, che i nuovi fondamentali consulenti -che se li avessero assunti a settembre non si capisce bene cosa sarebbe cambiato- non prendano le proprie spettanze? Niente affatto.
Tra i parlamentari che hanno fatto propria questa che evidentemente è una prassi palermitana, anche il deputato messinese Franco Rinaldi che, il 13 luglio scorso ha dato il pass d’ingresso nel più grande stipendificio del mondo a tale Lorenzo Italiano. Che poi non è mica un “tale” qualsiasi: ex sindaco di Milazzo, candidato alla poltrona di primo cittadino anche alle ultime amministrative, già figlio di Rocco, anch’egli al timone della città tirrenica in passato.
Un cavallo di razza targato Forza Italia, partito al quale ormai da mesi appartiene anche la cumacca Genovese -cognato in primis-.
Ebbene non è ancora chiaro quali servigi fondamentali per il bene dell’attività parlamentare del deputato che rappresenta Messina a Palazzo dei Normanni andrà a svolgere il milazzese, né che benefit trarrà dalla sua azione la comunità siciliana. Di certo svolgerà un importate e indispensabile lavoro, non fosse altro che per giustificare i 2.700 euro che mensilmente gli saranno corrisposti dall’Ente -pagati con denari dei contribuenti ovviamente-. Anche ad agosto quando tutti, lui compreso, sono in ferie.