Dal tardo pomeriggio alle prime luci dell’alba, la festa lì, dove cielo e mare si incontrano nel punto più suggestivo di Messina, si è consumata tra musica, proiezioni, interventi e artigianato, in un clima meraviglioso, non solo dal punto di vista meramente meteorologico. CapoPeloroFest non ha tradito le aspettative e, alla sua seconda edizione, giovedì 18 agosto, ha offerto, alle migliaia di partecipanti, uno di quelli spettacoli a cui la nostra città non è affatto abituata, in pieno stile “fest internazionale”. Per una lunga notte, la spiaggia ai piedi del Pilone ha fatto da cornice ad una manifestazione perfettamente organizzata dalla ProLoco Capo Peloro, capitanata dal presidente Nello Cutugno.
Dopo un pomeriggio in musica, con l’esibizione, a partire dalle 18, di Cover bands, e la proiezione, a seguire e su un maxischermo, del film “Andiamo a quel paese”, di Ficarra e Picone, c’è stato spazio per i bambini, con la presentazione dei libri, a loro dedicati, “Le Storie di Nonno Peloro”, di Grazia La Fauci con illustrazioni di Giovanna Chemi, e “L’immigrazione spiegata ai bambini”, di Marco Rizzo con illustrazioni di Lelio Bonaccorso. Nel contempo, una ricca mostra di artigianato locale ha impreziosito l’evento, apprezzato da grandi e piccini: in migliaia hanno partecipato all’evento e, fino a tarda notte, il viavai, anche dal parcheggio Torre Morandi, aperto anche in notturna, è stato continuo. Dalle 22:30 in poi, è stata la musica live a farla da padrone, con l’esibizione di Cantautoma, Francesco Buonomo, Bar Ponderoso, Roberta De Gaetano, Ka Jah City, Niggaradio, Manlio Sanchez pwe finire con il Dj set di Paul Ursin e Davide Patania.
Un successo su tutti i fronti, non ultimo quello del rispetto dell’ambiente. Venerdì mattina, infatti, la spiaggia risultava pulita e senza alcuna traccia del passaggio dei tantissimi partecipanti al Capo Peloro Fest, grazie all’attenzione degli organizzatori, in prima linea anche su questo aspetto.
@LauraCelesti
