La Nintendo ha ricevuto direttamente dalle autorità germaniche la richiesta di togliere dagli scali i mostriciattoli del gioco virtuale negli scali aeroportuali sia per evitare di creare malumori con altri passeggeri sia per evitare che si creino inutili confronti con la polizia.
A causa di vari episodi negli aeroporti, infatti, alcune persone sono state sorprese alla ricerca dei mostriciattoli del gioco virtuale quando non hanno rispettato controlli di sicurezza e hanno pure aperto porte di emergenza.
Qualcuno che si ferma improvvisamente in un corridoio affollato in un aeroporto per prendere una creatura immaginaria e corre il rischio di intralciare il passaggio di altri viaggiatori.
I passeggeri dovrebbero anche evitare di giocare in linee di sicurezza, vicino a porte che danno l’accesso ad aree riservate o in zone che potrebbero dare sospetto alla polizia aeroportuale.
Le aree riservate degli scali saranno dunque “Pokemon Go free” per impedire che la gente si metta nei guai o faccia scattare allarmi andando dove non dovrebbe pur di conquistare punti al gioco.
Altri casi diversi, ma altrettanto preoccupanti, si sono verificati nella città di Osnabrück, dove un 22enne ubriaco si era spinto fin sui binari della ferrovia all’inseguimento di un Pokemon. È stato tratto in salvo dagli agenti e il traffico ferroviario ha subito ritardi per alcune ore. L’altro riguarda alcuni giocatori di Pokemon Go erano stati invitati a smettere di usare lo smarthphone quando si erano avvicinati ad una base militare nei pressi di Honolulu e sui binari della metropolitana di Toronto e di New York City.
“Purtroppo – osserva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” – la tentazione di giocare a Pokemon Go non risparmia neppure i luoghi di sepoltura dei defunti come ad esempio il Cimitero Nazionale di Arlington, fuori Washington. E’ infatti intenzione da parte dei creatori del gioco di rimuovere le posizioni che non vogliono dichiaratamente essere parte del gioco come gli aeroporti anche i cimiteri”.