I vigili urbani saranno alla Vara: i sindacati rinviano l’assemblea, “volevamo solo attenzione”

Molto rumore per nulla. Dopo il precetto sindacale, Crocè ed Emanuele, rispettivamente segretari generali di FPCgil e CislFP hanno fatto marcia indietro sull’assemblea sindacale ricordando il “riguardo ai cittadini Messinesi, ai turisti e all’economia della città” e spostando a martedì 16 agosto ogni azione tesa ad alzare il livello dello scontro con i Dirigenti del Comune  e l’Amministrazione Accorinti .

“Non può essere sfuggito ai più attenti che la decisione delle OO.SS. e dei lavoratori di aver indetto un’assemblea sindacale il 15 di agosto nel momento clou della tradizione messinese è stata presa proprio per  porre all’attenzione dell’intera città il  fallimento dell’Amministrazione e della classe Dirigenziale del Comune di Messina”. Insomma se l’obiettivo era l’attenzione, almeno quella mediatica, è stato raggiunto.

Ma con un avvertimento: “L’Amministrazione non pensi che il rinvio dell’assemblea rappresenta una rinuncia alle rivendicazioni, anzi il dopo ferragosto ci vedrà impegnati ancora più convinti in una serie di iniziative che saranno intraprese e che da oggi partono con la ferma e convinta interruzione di qualsivoglia relazione sindacale e con l’impegno che tuteleremo i lavoratori nei tavoli deputati al riconoscimento dei diritti maturati che sin oggi sono stati negati”.

“E’ stata  la vitale e civile reazione ad anni di cieca arroganza da parte di una classe dirigenziale inadatta e arrogante, distante dalle esigenze dei cittadini e dei lavoratori – dichiarano Clara Crocè Segretario Generale della FPCGIL e  Calogero Emanuele  Segretario Generale della CISL FP- La città deve sapere che l’Amministrazione è retta da una classe dirigente che sa farsi bene soltanto i conti nelle proprie tasche. Incapaci di onorare gli impegni o di  risolvere i problemi dei cittadini e dei lavoratori”.

Al  Sindaco si contesta di non avere preso “nessun provvedimento nei confronti di chi mostra incapacità gestionale. Nessuna  sanzione per i Dirigenti che non raggiungono gli obiettivi , – continuano Crocè ed Emanuele – nessuna rimozione, nessun declassamento. Stanno sempre li! tutti al loro posto, incollati alle loro poltrone finché la barca va! Se la barca si arena arriva in soccorso il Sindaco, tramite il  Segretario /Direttore Generale Antonio Le Donne che al tavolo di confronto con le OO.SS. e i lavoratori  dispensa rassicurazioni  che  puntualmente  vengono smentite nelle stanze istituzionali.

Il Sindaco guardi la realtà e assuma immediati provvedimenti.

E’ palpabile il malumore tra i lavoratori che sono stanchi di essere presi in giro e di registrare che ogni  accordo siglato con l’Amministrazione diventa carta straccia perché  gestito da un squadra di dirigenti in maniera assai superficiale e con scarsa dedizione.  Mentre i Dirigenti si godono le ferie nei migliori lidi della città e della nostra bella Italia, d’altronde  le loro retribuzioni glielo consentono, i dipendenti comunali non avranno la possibilità di comprare un gelato ai propri figli e portare la famiglia per una semplice pizza.  Come vogliamo rivitalizzare l’economia  cittadina se non riconoscendo i legittimi emolumenti a chi ha un lavoro?

Che importanza ha…. ! Tanto alla fine i Dirigenti continueranno a percepire mensilmente l’indennità di funzione pari a circa 5000 euro lorde e successivamente elargito anche  il premio di risultato che equivale al 15% di 50-60 mila euro, in assenza di accordo sindacale e di pareri obbligatori che per loro, guarda caso, ritengono che non sia necessario acquisire.

Sono ormai anni che viene lamentata la forte carenza di personale del Corpo di Polizia Municipale, del  grave degrado della Caserma, che mette a rischio la salute e l’incolumità degli Operatori; sono anni che gli operatori usano glistessi indumenti sena poter fruire del previsto ricambio.

Oggi la misura è colma – continuano Crocè ed Emanuele- si assommano tutte le inadempienze, le promesse e gli impegni assunti che dovevano dare risposte concrete ad anni di rivendicazioni, tavoli prefettizi convocati, estenuanti trattative sindacali che hanno dato luogo ad accordi e puntualmente disattesi.

Purtroppo ogni giorno che passa viene calpestata la dignità del lavoratore che assolutamente può essere ulteriormente mortificata più di quanto lo è stata sin oggi.

Le Funzioni pubbliche di CGIL e CGIL non sono disponibili a SUBIRE IL RICATTO DELLA PRECETTAZIONE. Ribadiamo,  le ragioni che ci spingono a rinviare l’assemblea invitando il personale a riprendere un’aspra lotta sindacale a partire dal 16 agosto,  sono esclusivamente  rivolte ai cittadini messinesi che non possono subire ulteriori mortificazioni”.

 

 

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