Che la raccolta differenziata fosse una scommessa tanto importante quanto difficile, lo si presupponeva già prima che il servizio partisse. Sebbene, a Torre Faro, le famiglie siano state dotate, ciascuna, di apposito contenitore grigio, in cui collocare, quotidianamente e secondo calendario prestabilito, i rifiuti, spesso e volentieri, gli stessi rifiuti fanno “bella mostra di sé” nei posti più assurdi del villaggio.
Eppure, all’avvio del servizio, le indicazioni erano state chiare: esporre gli scarti dalle 22 alle 6, davanti alla propria abitazione e rispettando i criteri di ritiro da parte di Messinambiente (che prevede la raccolta dell’umido il lunedì, il mercoledì e il venerdì; vetro e carta/cartone, il martedì, a settimane alterne; l’indifferenziata il giovedì; plastica e lattine il sabato).
Passeggiando per le vie di Torre Faro, però, non è inusuale poter immortalare immagini tutt’altro che decorose, come ammassi di rifiuti, di ogni genere e tipo, che, nonostante il servizio da parte della municipalizzata funzioni egregiamente, sono lì da giorni, e lì evidentemente resteranno, poiché i criteri di raccolta non sono stati rispettati da parte dei cittadini. Ad evidenziare l’errore dell’utente, un cartello che “avvisa” che quella spazzatura non sarà raccolta, vuoi perché si tratta di indifferenziata gettata il lunedì, vuoi perché si tratta di un materasso che, sempre Messinambiente, col suo servizio, gratuito, di ritiro degli ingombranti, avrebbe tranquillamente portato via dal “luogo del delitto”… Se solo si fossero rispettate le procedure.
La domanda che sorge spontanea è: che fine faranno i sacchetti abbandonati e non conformi? I legittimi ” proprietari ” torneranno a prenderli per gettarli quando e come previsto? I dubbi restano, così come resta l’unica certezza di un paesaggio tanto bello quanto poco curato da chi ci vive. (@Laura Celesti)