Una nota congiunta di quasi tutte le rappresentanze consiliari di Palazzo Zanca quella che viene inviata a sindaco e city manager e avente per oggetto la nomina di un nuovo membro del collegio dei revisori. Dopo l’addio del dottore Dario Zaccone, è ora tempo di sostituire il professionista -nonchè presidente del collegio- ma con che procedure?
Stando a quanto agli atti, pare che due giorni fa i consiglieri, durante una capigruppo, siano venuti a conoscenza del fatto che il Segretario Generale avrebbe avviato le procedure di avviso pubblico per la nomina del terzo elemento mancante. Ma, stando a quanto sostenuto dai firmatari della nota, la delibera predisposta dal dottore Antonino Le Donne non sarebbe conforme ai dettami imposti dalla Legge Regionale n° 3/2016. La questione è tutta procedurale perché, fanno notare i consiglieri firmatari (il primo autografo è dell’avvocato Giuseppe Santalco) essendo vigente l’attuale collegio, la cui scadenza è prevista per il 2018, si suppone debba essere impiegata la vecchia disciplina per gestire eventuali modifiche intestine. Viene portato ad esempio il precedente di Bagheria che, attenendosi ai dettami precedenti, non ha predisposto la nomina del presidente dei revisori basandosi sul principio -posteriore all’estrazione del nome a sorteggio- della maggioranza dei voti ottenuti e non dell’anzianità. Proprio il Segretario Generale del comune siciliano ha dichiarato inammissibile un emendamento che chiedeva di procedere alla nomina del terzo componente a mezzo sorteggio. Ond’evitare di incorrere in casi di illegittimità che potrebbero poi subire impugnative e ricorsi, dunque, i membri del consesso, hanno chiesto a sindaco, segretario e ragioniere generale -in copia conoscenza la presidente del consiglio- di approfondire la tematica ond’evitare ulteriori scivoloni in seno ad un mandato che di chiazze, macchie, errori e cancellature, ne ha già viste fin troppe.