Emilia Barrile risponde piccata all’intervento di Ernesto Carbone sulla vicenda Sindoni, consigliera eletta tra le fila dello stesso partito del deputato, poi trasmigrata, al seguito di Genovese, in altri lidi. Il parlamentare democrat ha parlato di “metodi mafiosi”, attaccando il consiglio comunale che ancora non ha assunto posizione sulla decandenza della consigliera.
“Questa Presidenza – scrive in una nota la Barrile – in riferimento alle recenti improvvide esternazioni dell’On. Ernesto Carbone, si stupisce come un rappresentante delle nostre Istituzioni, conoscitore attento di norme e regolamenti che attengono le procedure amministrative svolte dagli organi istituzionali, acuto e critico osservatore delle vicende di un territorio in cui opera quale Commissario del Partito Democratico, possa non aver approfondito il Regolamento del Consiglio Comunale che presiedo ed avere potuto sorvolare su modalità che dettano i tempi necessari al corretto perfezionamento degli atti.
L’aver voluto stigmatizzare, con frasi offensive e lesive l’onorabilità della popolazione messinese e dell’Istituzione che la rappresenta, gli impone doverose scuse alla città che lo ospita.
Ci si riserva, comunque, a tutela della reputazione dell’intera cittadinanza di ricorrere, contro le Sue esternazioni, nelle sedi più opportune”.