Ancora nessun aggiornamento sul fronte della sfiducia. Dopo la notizia della mozione depositata da Area Popolare qualche giorno fa -a cui si è associato anche Daniele Zuccarello-, si attende con trepidazione di sapere che intenzioni abbia il Partito Democratico. Ma ond’evitare confusione, il partito nella sua interezza, deve prima confrontarsi e straconfrontarsi con il proprio vertice che, allo stato attuale, risponde al nome di Ernesto Carbone. Si è tenuto ieri al Lucky Beach un incontro per discutere dei “contenuti” -come sottolineano i diretti interessati- inerenti la riforma costituzionale che, in tempi che non è dato sapere, dovrebbe passare al vaglio del popolo attraverso un referendum al quale è stata recentemente tolta la data -letteralmente!-.
All’incontro di ieri, al ritrovo sulla litoranea, presenti, oltre ai rappresentanti locali Alessandro Russo e Guglielmo Sidoti, anche Giuseppe Antoci che, dopo l’attentato occorsogli è stato insignito della carica di vicecommissario del Pd messinese -che non si è ancora capito cosa significhi o che ruolo abbia comunque- e, ovviamente, il parlamentare cosentino che sul partito a Messina vigila e si pronuncia. Ma non sono pronunciazioni così chiare, malgrado tutto. Infatti tarda ad arrivare un responso riguardo la possibilità di aderire alla sfiducia presentata dall’intergruppo composto da Ncd e Udc (non due nemici storici ma, si badi, alleati di Governo, eh!).
Pare ci si sia presi ancora oggi per decidere il da farsi. E dunque non resta che attendere trepidanti la decisione “corale”(?) di un partito il cui commissario locale, solo due mesi fa, tuonava, in occasione del voto al bilancio (cosa da “irresponsabili”, secondo Carbone) che “Messina ha bisogno di altro. Non è una Corrida dove ci si improvvisa. Il tempo dei dilettanti allo sbaraglio deve necessariamente terminare per il bene di tutti i messinesi”. Vedremo se la linea, all’atto di passare dalle parole ai fatti, resterà o meno coerente a se stessa.
@EleonoraUrzìMondo
foto: Twitter
