Una vita di stenti e sacrifici della quale continueranno a beneficiare le future generazioni: è quella di Adamo e Francesca Boncardo, una coppia di Francavilla di Sicilia emigrata in Australia oltre sessant’anni fa, di cui resterà un ricordo indelebile in quanto il figlio primogenito Gaetano Boncardo, stimatissimo ingegnere con alle spalle quasi quarant’anni di esperienza nel complesso settore del trattamento delle acque reflue, ha voluto onorare gli amati genitori intitolando loro un fondo per borse di studio da assegnare, a partire dal prossimo anno, agli studenti universitari bisognosi di Sidney e del New South Wales.
«I miei compianti genitori – spiega dalla Terra dei Canguri l’ingegner Boncardo – si rammaricavano spesso di non aver potuto completare, a causa di impedimenti economici, le scuole elementari. Per noi figli, dunque, hanno fatto di tutto affinché le cose andassero meglio. Ricordo ancora la loro immensa gioia ed il loro classico orgoglio siciliano nel prendere parte alla mia cerimonia di laurea, ma anche l’incontenibile commozione di papà (mamma era già deceduta dieci anni prima) quando mio figlio Philip nel 2011 conseguì la laurea in Giurisprudenza. Oggi papà Adamo e mamma Francesca sarebbero sicuramente felicissimi di sapere che, grazie alle ricchezze da loro accumulate durante un’esistenza interamente dedicata al duro lavoro, tanti giovani australiani saranno in grado di coronare le loro legittime aspirazioni».
Nati rispettivamente nel 1927 e nel 1932, Adamo e Francesca dovettero fare i conti con le difficoltà economiche causate dalla cosiddetta “grande depressione” e dalla Seconda Guerra Mondiale. I due francavillesi potettero coronare il loro sogno d’amore grazie al ricavato della vendita di un vitello acquistato ed allevato dal papà di Francesca, Antonino Raspa, proprio per consentire alla figlia ed al genero di poter convolare a nozze.
Alla fine dello stesso anno in cui si sposarono, ossia nel 1952, i giovani coniugi Boncardo emigrarono in Australia per tentare di trovare opportunità lavorative migliori. Così, sponsorizzati ed inizialmente ospitati da Francesco e Carmela Currò di Motta Camastra, che si erano stabiliti a Sydney qualche anno prima, Adamo e Francesca andarono ad abitare a Granville.
Lui, aiutato dai Currò, trovò impiego in una fonderia di ferro a Silverwater, e dopo un anno, con i primi guadagni lavorativi, prese in affitto un terreno a Kellyville dove, insieme alla moglie, si mise a coltivare verdure, anche perché, con la nascita del primogenito Gaetano (ossia l’ingegnere che ha istituito il fondo per studenti cui prima accennavamo), c’era un’altra bocca da sfamare. Successivamente, il Boncardo si attrezzò anche di un camion con cui trasportare i prodotti agricoli per andare a venderli al mercato.
Ma conciliare il lavoro alla fonderia con la coltivazione e la vendita delle verdure non era certo facile. Adamo si fece, quindi, assegnare il turno lavorativo dalle tre del pomeriggio alle undici di sera, così poteva partire nottetempo alla volta del mercato con i prodotti che durante il giorno la moglie ed il figlio Gaetano avevano raccolto e, una volta rientrato, dedicare parte della mattinata alla cura del terreno. In pratica, dunque, l’instancabile lavoratore poteva permettersi di riposare non più di un paio d’ore al giorno.
Questa vita di fatica e rinunce, comunque, cominciava a dare i suoi frutti, al punto che, alla fine degli Anni Sessanta, Adamo decide di lasciare il lavoro in fonderia per dedicarsi esclusivamente all’agricoltura in appezzamenti di terreno sempre più estesi da lui via via acquistati.
Al primogenito Gaetano si aggiungono, nel frattempo, altri figli (esattamente tre sorelle) che fanno avvertire l’esigenza di un’abitazione più grande. Adamo, dunque, si vede costretto ad ampliare il modesto casolare in cui sino ad allora aveva vissuto insieme alla sua famiglia, per poi decidere di fare il “grande passo” di costruire una solida e spaziosa casa in mattoni.
Francesca muore nel 2001, mentre Adamo nel 2013. Sino quasi alla fine dei suoi giorni, comunque, l’indefesso lavoratore è stato assiduamente assistito nella coltivazione delle verdure (ed in particolare dei carciofi) dal figlio, che è riuscito a conciliare la sua impegnativa attività professionale di ingegnere con la gestione dell’azienda paterna, della quale si sono occupate anche importanti testate giornalistiche australiane, che in queste ultime settimane stanno altresì dando risalto alla nobile iniziativa di Gaetano Boncardo, ovvero l’intitolazione agli eroici genitori delle borse di studio, generosamente istituite dall’ingegnere attingendo al patrimonio accumulato dall’esemplare coppia in una vita rigorosamente ispirata ai valori del lavoro e della famiglia.
Ancora una volta, dunque, un’esaltante storia di emigrazione tutta italiana che fa decisamente onore alla terra di provenienza , nella fattispecie, a Francavilla di Sicilia
@ramod