Omissione d’atti d’ufficio per la salvaguardia della salute pubblica dei cittadini, questa l’ipotesi di reato formulata dalla Procura di Messina che adesso, vuol vederci chiaro sulle responsabilità circa l’attuale situazione d’emergenza rifiuti.
Un problema non solo messinese ma tutto siciliano, per questo il procuratore aggiunto Vincenzo Barbaro ha dato il via ad un’operazione che adesso passa dall’acquisizione di atti e documenti nelle mani dei palazzi cittadini e palermitani.
Di chi siano colpe e responsabilità è un dubbio che i cittadini ambiscono decisamente a fugare. Nel frattempo, nonostante i diktat romani che Crocetta ha fatto suoi, limitando per decreto le tonnellate che ogni comune può conferire in discarica quotidianamente, da 261,5 tonnellate per la nostra città sarebbero salite a 350 le tonnellate consentite.