Entro 72 ore l’emergenza dovrebbe essere “acqua passata”. Il cantiere di AMAM a Calatabiano devastato dall’incendio è in piena attività, per ripristinare alla funzionalità il tratto di tubazioni flessibili che consentono a Messina di ricevere l’acqua dall’Acquedotto del Fiumefreddo e continuerà ad operare ininterrottamente fino alla collocazione di tutti e 4 i tubi distrutti dai roghi.
Lo ha comunicato l’Amam, i cui vertici sottolineano l’impegno su due fronti: “garantire alla cittadinanza il minor disagio in termini di razionalizzazione dell’ approvvigionamento idrico e velocizzare al massimo possibile le operazioni di sostituzione delle condotte flessibili.”
“In entrambi i casi – dice Leonardo Termini – si è lavorato in modo incessante e in assoluto coordinamento: con tutte le istituzioni coinvolte, al fine di attivare con immediatezza la macchina della Protezione civile cittadina e con le ditte e i tecnici che eseguiranno i lavori a Calatabiano, per farsì che il ritorno alla normalità nell’erogazione idrica possa avvenire il prima possibile.
Sul cantiere ci sono già tutti i materiali necessari a riattivare il collegamento della condotta e domani dovrebbero giungere anche alcuni pezzi speciali per completarlo. I lavori continueranno nella notte”.
All’alba di oggi AMAM ha potuto immettere in rete, per alcune ore, l’acqua che è stata raccolta nei serbatoi cittadini per tutta la giornata di ieri e poi tornare a sospenderla per consentire la nuova raccolta. Il COC, come sempre, garantirà il costante presidio delle emergenze che saranno segnalate dalla popolazione e l’approvvigionamento dei siti sensibili e delle comunità.