Sculture luminose a formare il racconto di sembianti umani che diventano barca: “Caronte”, il progetto presentato da Santo Arizzi, ha vinto la selezione per la realizzazione di una installazione d’arte alla Dogana di Messina. Un’opera che il suo autore dedica alle migrazioni e spiega con queste parole: “La luce dona calore, misticismo e vita alle figure rappresentate, eliminando temporaneamente il loro anonimato. La barca è intesa come strumento di passaggio da una dimensione all’altra e di raggiungimento della meta ambita”.
Il concorso è stato realizzato nell’ambito de “Le Scalinate dell’Arte” (progetto pluriennale con il Comune di Messina capofila e l’associazione Team Project come partner privato) in sinergia con il direttore dott. Ivan Santi Spina e il personale dell’Ufficio delle Dogane di Messina, e prevede l’allestimento “aperto” dell’opera negli ultimi giorni di luglio e l’esposizione vera e propria nei primi di agosto. La giuria che ha decretato il vincitore – scelto tra una decina di proposte, tutte giudicate “di grande interesse” – era composta dall’architetto Fabio Todesco, dalla critica d’arte Maria Teresa Zaccone e dall’esperto d’arte Giuseppe Morgana.
Santo Arizzi, nato nel 1981 a Barcellona Pozzo di Gotto, è un artista e restauratore. Si è occupato di restauri per conto della Soprintendenza di Messina e di privati, tra i quali un’importante aziende specializzata nel restauro di tessuti. La sua formazione tocca anche la fotografia e la grafica pubblicitaria. Ha partecipato a workshop e masterclass con importanti maestri, tra i quali il celebere Hidetoshi Nagasawa .Ha partecipato a diverse manifestazioni artistiche riscuotendo l’attenzione del pubblico e della critica (I colori della Sicilia, 2009, e Profilo d’Arte 2007).