Sguardi tutti diversi, eppure così simili a quelli che li hanno preceduti e che, lentamente, stiamo iniziando nostro malgrado ad abituarci a vedere. Eppure, sbarco dopo sbarco, dovremmo tutti ricordare che ogni persona è una vita, forse salva. Sicuramente grata per essere giunta in porto: oggi è toccato ad altri 450 migranti. Nessuno di loro saprà mai, fino in fondo, che c’è chi specula anche sul quel dolore o sulla stessa gioia di avercela fatta. Un sorriso accogliente, le prime cure, una macchina sempre più organizzata, rendono il passaggio dal mare alle strutture a loro riservate, un po meno crudele. Cercare libertà per loro è un percorso inimmaginabile, che passa attraverso non-luoghi e burocrazia.
Questo ultimo sbarco ce lo racconta con le sue foto Dino Sturiale. In un giorno di lutto per i giornalisti messinesi, rendiamo omaggio a Lino Bitto, all’umanità che ogni cronista è chiamato a preservare, e che lui non ha mai perso, nonostante la quotidiana necessità di rincorrere i ritmi infernali di una informazione schiava di logiche sempre più commerciali. (@PalmiraMancuso)
