Scarcerati Antonino Agatino Epaminonda (difeso dagli avvocati Enza Paglia e Carmelo Picciotto) e Carmelo Rosario Raspante (difeso dall’avvocato Vito Felici di Regalbuto) i gestori di scommesse coinvolti nell’inchiesta antimafia “Totem”. Lo ha stabilito il Tribunale del Riesame di Messina (giudici Nunzio Trovato, presidente, Antonino Francesco Genovese e Giuseppe Miraglia a latere) che ha annullato l’ordinanza cautelare in carcere, emessa dal Gip Monica Marino, il 29 giugno scorso.
L’operazione “Totem” contro il clan Giostra, coordinata dalla DDA della Procura della Repubblica di Messina e condotta da carabinieri e squadra mobile peloritani, ha portato all’arresto di 24 persone ritenute responsabili – a vario titolo – di associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori, estorsione, detenzione illegale di armi, esercizio abusivo di attività di gioco o di scommessa, corse clandestine di cavalli e maltrattamento di animali e altro, aggravati dalle modalità mafiose.
L’inchiesta ha portato alla luce gli assetti organizzativi di vertice e i ruoli svolti dai singoli associati sia nella effettiva gestione di attività imprenditoriali intestate a prestanome, sia nel settore delle scommesse illecite.
Coinvolto in questa inchiesta anche il gestore di scommesse catanese Antonino Epaminonda, per il quale il Tribunale del Riesame ha accolto l’insussistenza delle esigenze cautelari, basandosi anche sulla storia personale dell’indagato, personaggio conosciuto a Catania per le sue attività commerciali in città, in particolare nel settore delle scommesse.