“Una ottima inchiesta riprende le nostre dichiarazioni ed il nostro allarme in tema di differenziata e di mancanza d’impianti”, così l’assessore Daniele Ialacqua commenta a mezzo social, il pezzo apparso su Repubblicacirca il “bluff” della differenziata in Sicilia. Tutto sommato e nonostante proclami e addirittura minacce (di commissariamenti) da parte del Governatore, l’Isola non è “attrezzata” per questa rivoluzione nella gestione dei rifiuti…che sarebbe dovuta partire negli anni novanta.In tutto sono cinque le stazioni di compostaggio nella regione e, si legge nell’articolo a firma Fraschila “a Messina questi impianti ci sono, regalati ai privati in regime quasi di monopolio con costi di conferimento per i Comuni esorbitanti e uguali a quelli delle discariche”.
Una questione che è stata sollevata proprio dalla nostra città: “Il velo sul bluff della differenziata e sul grande spreco della Sicilia lo ha sollevato il Comune di Messina in questi giorni. Nella città dello Stretto sta partendo un primo progetto di differenziata porta a porta”, si legge su Repubblica. “L’amministrazione ha quindi cercato di organizzare il conferimento dei rifiuti differenziati raccolti: ad esempio, la carta e il cartone vanno al Consorzio Comieco. E l’organico che da solo vale il 42 per cento della differenziata? “Abbiamo cercato un impianto di compostaggio nella zona, senza trovarlo — dice l’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua — abbiamo chiesto alla Regione di aprire quello di Pace del Mela, che è pubblico. Ma nulla. Così l’organico lo gettiamo in discarica come i rifiuti indifferenziati, pagando una tariffa di circa 90 euro a tonnellata. Un bluff, perché così non ha senso fare la differenziata: non si producono risparmi, non si fa davvero ecologia”.
Un problema che riguarda tutta la città metropolitana, tutta la Sicilia e che costa denaro pubblico a mai finire. Uno spreco da milioni di euro che da soli potrebbero essere piu che sufficienti per rendere meno gravoso per i cittadini un servizio ormai economicamente a totale carico della collettività.
Mancanza di impianti di compostaggio sul nostro territorio utili a trattare l’umido, “mentre l’unico impianto pubblico esistente per il trattamento della frazione secca della raccolta differenziata pronto da mesi e presente a Messina presso il villaggio Pace non viene affidato ancora per la gestione al comune di Messina”, prosegue il membro dell’esecutivo di Palazzo Zanca. “Paradossi della situazione rifiuti in Sicilia, le ragioni di un Flop annunciato che in questi anni ha favorito solo i padroni privati delle discariche siciliane”.