Nel corso dell’ultima riunione del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella, il CdA dopo avere fatto il punto sui mancati trasferimenti da parte della Regione Siciliana, all’unanimità ha preso atto che non vi sono le condizioni finanziarie per “riaprire” Villa Piccolo. In questa occasione, il Sindaco di Capo d’Orlando e membro onorario del CdA, Franco Ingrillì, ha rappresentato la pressante necessità del territorio dei Nebrodi di vedere riaperta Villa Piccolo e ha manifestato la disponibilità dell’Amministrazione a supportare la Fondazione Piccolo, attraverso l’invio di personale dipendente del Comune che, in virtù della Convenzione siglata nel 2014, supporterebbe il personale della Fondazione nella gestione delle visite guidate al museo e nella manutenzione del prezioso e suggestivo parco botanico.
La situazione finanziaria continua ad essere difficile per l’importante istituzione culturale, poiché la Regione Siciliana, che pure ha erogato i fondi provenienti dall’incasso dei biglietti del Teatro Antico di Taormina, per la mostra “Casimiro Piccolo, Carin Grudda – Fantasie Visionarie”, organizzata da aprile a novembre dello scorso anno, rimane debitrice del contributo ordinario relativo all’anno 2015, per il quale la Fondazione Piccolo ha già depositato presso l’Assessorato Beni Culturali tutta la rendicontazione necessaria, da oltre sei mesi. Tale pagamento viene posticipato di giorno in giorno, di settimana in settimana, causando danni alla Fondazione che non è nelle condizioni di programmare le attività culturali che tanto lustro hanno dato alla Sicilia negli ultimi anni.
A tale proposito, il consigliere Andrea Pruiti Ciarello dichiara: “Vi sono in Italia e nella nostra amata Sicilia due diversi tipi di apparati burocratici, l’uno virtuoso e consapevole, garante della legalità, operoso e disponibile, che agevola i procedimenti amministrativi e che va incentivato e premiato da parte della Politica, l’altro vizioso, svogliato, autoreferenziale, appesantisce i passaggi burocratici con sovrastrutture mentali legate spesso all’inconsapevolezza o peggio all’ignoranza; quest’ultimo tipo di apparato burocratico è quello che fa fallire le aziende e deprimere la cultura e va combattuto con tutti i mezzi che il Sistema garantisce”.
I problemi economici della fondazione intestata alla Nobile Famiglia sono riconducibili, com’è noto, all’assegnazione, nel corso degli anni, dal 2007 al 2015, di contributi erogati dalla Regione Siciliana in misura sensibilmente minore rispetto a quanto stabilito dalla Legge Regionale n.51/1995 (poco più di € 154.000,00 annuali), emanata dalla stessa Regione. La differenza, infatti, tra quanto erogato e quanto spettante per Legge arriva a oltre un milione di euro: crediti della Fondazione, fino ad ora mai percepiti.
Nonostante ciò, la Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella, negli ultimi anni, è riuscita ad incrementare sia la patrimonializzazione dell’Ente (con la realizzazione della nuova Casimiroteca, la ristrutturazione di un immobile, la riorganizzazione del parco), sia la valorizzazione dell’inestimabile patrimonio culturale che possiede per volontà del barone Casimiro Piccolo di Calanovella e della sorella Agata Giovanna.
Il CdA dell’Ente, raccogliendo le numerose istanze provenienti dal mondo della cultura internazionale ma anche dal territorio siciliano e dall’amministrazione di Capo d’Orlando, ha accolto la richiesta del Sindaco Franco Ingrillì per la riapertura della Villa. A partire da martedì, l’amministrazione orlandina metterà a disposizione della Fondazione i lavoratori necessari alla sistemazione del parco e della casa museo e ha dichiarato che renderà prontamente disponibili le somme dovute alla Fondazione in virtù della convezione sottoscritta nel 2014 dall’allora sindaco Enzo Sindoni.
I consiglieri Aurelio Pes e Alberto Samonà, da parte loro, sottolineano che la Fondazione deve accogliere le pressanti richieste, provenienti dal mondo della cultura e riavviare le importanti iniziative culturali che hanno caratterizzato la storia dell’Ente, mantenendo però alta l’attenzione sulla Regione Siciliana e continuando a chiedere con forza alla Politica un intervento perequativo che rimedi alle ingiustizie subite in passato dalla Fondazione Piccolo: “La riapertura della Villa non comporterà – spiega il consigliere Alberto Samonà – la fine della nostra mobilitazione, ma anzi, al contrario, è un modo nobile per riaffermare le ragioni di una protesta, sottolineando, al contempo, quelle della cultura, che è proprio l’alta missione che volle Casimiro quale segno distintivo per la Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella.
Sul fronte orlandino, la sintonia con l’amministrazione comunale è altissima e, in futuro, i due enti auspicano la creazione di un programma di attività integrato. Nessuna forma di “commissariamento” è possibile e nessun tipo di inglobamento nel bilancio comunale è tecnicamente raggiungibile. Tra la Fondazione e il Comune è in vigore una convenzione che è soddisfacente per entrambe le parti. L’auspicio possibile, sul quale il sindaco sta lavorando d’intesa con il CdA, è che il contributo del Comune possa essere incrementato, non solo in termini economici ma anche grazie alla maggiore sinergia istituzionale, che produrrà per l’ente territoriale una notevole agevolazione sul piano della programmazione culturale.
Intanto, martedì 19 luglio i dipendenti del Comune ricominceranno a lavorare a Villa Piccolo per aiutare il personale della Fondazione e consentire, entro breve termine, la riapertura del Parco e della Casa-Museo, alla cui cerimonia – oltre alla ovvia partecipazione del Sindaco di Capo d’Orlando – saranno invitati l’Assessore regionale ai Beni Culturali, Vermiglio, e il Presidente della Regione, Crocetta.