Il Movimento 5 Stelle di Taormina interviene sul “Caso acqua”, dopo che nei giorni scorsi Eligio Giardina, primo cittadino della perla jonica, aveva firmato l’ordinanza con la quale si vieta con effetto immediato l’utilizzo dell’acqua per uso potabile.
Tale provvedimento è stato necessario prenderlo a seguito di rilevamenti effettuati a campione sul prezioso liquido, risultato inquinato.
Chiara Rozzi, una delle portavoci del Movimento 5 Stelle, si dice “meravigliata dalla dichiarazioni rilasciate dal sindaco di una città turistica come Taormina che nel mese di luglio, in piena stagione estiva, si trova fronteggiare una situazione di grande emergenza affermando che non è un dramma e che sta facendo tutto il possibile per ripristinare la piena normalità nel più breve tempo possibile. L’acqua comunale non potabile a causa di batteri viene fornita come servizio essenziale alle abitazioni, agli ospiti delle strutture ricettive e non, alle attività commerciali come bar e ristoranti. Non e un dramma”.
Secondo le informazioni che circolano e dalla determina dei giorni scorsi, i grillini hanno avuto di capire che l’Amministrazione comunale taorminese brancola nel buio e solo per buon senso e per la responsabilità in materia di salute pubblica attribuita al primo cittadino è stato dichiarato lo stato di crisi temporane.
La crisi idrica del comune taorminese viene percepita, da abitanti e turisti, come una pubblicità negativa, che non solo ha ripercussioni di carattere regionale, ma anche internazionale.
Il Movimento 5 Stelle di Taormina spera che l’allarme rientri al più presto e soprattutto, vengano individuate le cause e trovate le giuste soluzioni in maniera definitiva.