E’ un po’ dura da far digerire a chi si occupa di mafia ma se il reggente del clan di Giostra, Luigi Tibia, era libero prima dell’operazione Totem qualcosa non quadra a palazzo Piacentini. E non solo.
Puntare il dito sui cittadini sudditi del malaffare, specie in doppio petto, è un esercizio meschino e che mostra quanta “monnezza” intellettuale pervade le Istituzioni.
Perché, a parte i nomi da far paura e che non sono messinesi ma allargano il fronte da Giostra a Enna, da Catania a Bari a Isola Capo Rizzuto, proviamo a leggere bene Tibia.
Qualcuno lo ricorderà tirare la Vara e farsi scattare foto insieme a un sorridente Renato Accorinti, appena eletto sindaco. Beh, pochi sanno che le informative su quel fatto han creato problemi in serie a due superinvestigatori: il tenente colonnello della Guardia di Finanza e della DIA Nastasi, costretto a rientrare in Lombardia e al tenente colonnello dell’Arma Bruno, prima trasferito ad Agrigento e oggi vice comandante di Legione al Nord.
E che dire dell’addetto alle relazioni esterne dell’Arma, il maggiore Sieli, stranamente ricollocato in una compagnia operativa a Palermo?
Ehi, ma è sempre Tibia reggente del clan di Giostra che aveva a che fare con il Lido del Carabiniere a Mortelle?
Puntiamo sulla Questura. Il capo della Squadra Mobile Anzalone ha un cognato che si chiama Pistorino e fa parte di Addiopizzo. C’è un episodio legato alle botte di quelli della Vara che fa luce sinistra su certe mancate risposte istituzionali e un gran difendere in Comune di quel che c’è dietro la Vara. Compreso il messaggio tardivo su Messina che non ha un codice regolamentare antimafia.
Ci sarebbe poi una domanda di carattere tecnico. Tibia e Natale Rigano sarebbero oggi alleati? Bah, se così fosse non ci sarebbe stato di recente un bel litigio alla voce “scommesse sul Messina dalle parti di Giostra”. Ma questa è un’altra storia. Come quella su chi a Giostra ha davvero voce in capitolo nell’Acr di oggi. Che tira fuori un comunicato che suona così: “Non faremo commenti fino a quando gli organi competenti non ci notificheranno qualcosa”. Ehi, la custodiale per Pietro Gugliotta manca di qualche firmetta, non è ben specificato se è lui o non lui o… Dài, ditecelo. (@Gianfranco Pensavalli)