Benvenuti a Messina, città dei rifiuti e le delle cicliche emergenze. Annualmente si ripropongono le stesse situazioni e, puntualmente, con l’avvento dell’estate, mentre i torrenti sono discariche a cielo aperto e i cassonetti rimangono per giorni rigonfi di ogni genere di rifiuto, arriva il grido di denuncia di un allarme igienico sanitario sempre più concreto. Ormai è quasi una tradizione per la nostra città, che passa dall’incuria al gioco delle parti. Di certo il minimo sindacale che un’amministrazione dovrebbe garantire è la civilissima e dignitosissima tutela della salute dei cittadini che, chiaramente, poco si confà a strade in cui blatte e topi zompettano allegramente tra un cumulo di immondizia e l’altro. Una situazione che, obiettivamente, fa “sclerare” i tanti cittadini, contribuenti, che pagano servizi senza vedersi garantito un grado di decenza minimo.
“ La condizione è vergognosa e profondamente allarmante”, è l’onorevole Nino Germanà a tuonare contro questa evidente porcheria tutta messinese. Il deputato all’Ars mette subito le mani avanti anticipando eventuali risposte nelle quali si trovino motivazioni a cui addebitare la responsabilità di questa condizione:
“Non è minimamente accettabile che ci si nasconda dietro la giustificazione del mezzo guasto o della discarica chiusa. L’Amministrazione deve assolutamente e immediatamente provvedere alla pulizia della città. Chi governa ha l’obbligo di intervenire.
Ed è tempo di stabilire una buona volta dove risiedono le responsabilità”. Altro punto importantissimo: vi ricordate quando si era parlato di aprire commissioni d’inchiesta che potessero far luce su tutta la mala gestione delle partecipate e dei servizi essenziali? Una pietra lanciata nel nulla più assoluto e tramutatasi in un clamoroso nulla di fatto, come era prevedibile.
“I messinesi hanno il diritto sacrosanto di sapere chi ha le colpe di tali disastri”. Eh già!
Ma Germanà, nel suo appello indignato, va oltre e imbocca letteralmente Palazzo Zanca dicendo a chiare lettere cosa un Esecutivo deve fare in questi casi, per la serie se non lo sapete ve lo chiarisco io ma poi fatelo: “Bisogna necessariamente esitare un’ordinanza sindacale al fine di garantire e l’igiene e la difesa della salute pubblica nonchè mettere la parola fine con effetto immediato a questa schifezza.
E in vista dell’estate la situazione non può che peggiorare.
Rimanere inermi ad attendere un miracolo calato dall’alto è inconcepibile. Non agire equivale a commettere un delitto gravissimo ai danni della società”.