“È un disegno politico, affaristico, criminale della mafia ma anche un attacco a un governo, che combatte la mafia. Siamo di fronte a un attacco mafioso spaventoso“, ha affermato in conferenza stampa stamani a Palermo il Governatore Rosario Crocetta. “I piromani sono come l’Isis: in questi tre anni abbiamo messo in campo strumenti eccezionali, servono misure punitive e di prevenzione”.
Per ripristinare la situazione ed intervenire sulle aree boschive colpite dagli incendi saranno necessari circa 30 milioni di euro che, il Presidente comunica saranno recuperati dal Patto per la Sicilia. Sempre Crocetta, che non esclude possa esserci in questi atti a catena anche lo zampino degli operai ex forestali (licenziati “a campione” dopo lo scandalo emerso grazie a Report, degli stagionali condannati per reati di mafia e incendio doloso) fa sapere che 150 milioni verranno investiti in apparecchiature utili a prevenire i rischi di incendi, un’amara abitudine a cui la Sicilia ha imparato ad adeguarsi. Intanto gli addetti ai lavori (Vigili del Fuoco e Forestali) chiedono tutele maggiori e azioni atte a prevenire l’insorgere delle solite e ormai cicliche ondate di fuoco sul territorio.