Trattandosi, in genere, di collegamenti poco remunerativi e, comunque, da qualche parte dovevano tagliare dopo le scelte illogiche dei rimborsi al TPL del governo Crocetta, ecco che da qualche giorno – ovvero, a scuole chiuse – molti comuni dell’Isola sono privi di linee attive di bus e, conseguentemente, sono aumentati a dismisura i costi a carico della collettività.
Perché una linea diretta , ad esempio, tra San Pier Niceto e Milazzo permette di raggiungere senza complicazioni il capoluogo mamertino che è vero punto di riferimento (non Messina) per quelle popolazioni.
Accade anche di peggio nell’area di Mistretta con problemi per raggiungere Nicosia da parte di chi usa il treno e il bus per lavoro o diporto. Ed è passata inosservata anche la cancellazione del collegamento con Isea tra Catania e Sant’Agata Militello via Cesarò e la Miraglia. Linea apprezzatissima dai turisti che puntavano i Nebrodi e che, scesi a Fontanarossa, potevano con celerità raggiungere i luoghi prescelti per le vacanze.
Adesso i costi triplicano e, soprattutto, ci vogliono tantissime ore in più di viaggio. Facile prevedere che tante località saranno cancellate dai tour.
Ah, da mesi si lamentano gli abitanti dei paesi dell’hinterland di Capo d’Orlando perché senza studenti e abbonamenti pagati quelle linee non sono coperte economicamente. Dunque, isolamento o proliferare di tassisti abusivi. (@Gianfranco Pensavalli)