“Il traghettamento veloce sullo Stretto, da giorno 1 del prossimo mese sarà interrotto, con gli aliscafi che non viaggeranno più nella tratta che collega Messina a Villa San Giovanni”.
L’Amministratore delegato di RFI, Maurizio Gentile, fa sapere che questo è il rischio a cui si va incontro qualora il Ministero dei Trasporti, a cui è già stata inviata una interrogazione, non erogherà i fondi necessari per la continuazione del servizio.
Il servizio di navigazione veloce tra Messina e Villa, così come spiega il sindacato Orsa, è attualmente gestito dalla società del gruppo Ferrovie, la quale, dal 2015, utilizza due aliscafi per garantire i collegamenti tra le due città dello Stretto, fornendo un indispensabile servizio a lavoratori, studenti e viaggiatori, al costo di 3 milioni di euro senza contributi statali, destinati interamente al servizio di collegamento tra Reggio Calabria e Messina, curato da Ustica Lines.
Senza erogazione di ulteriori fondi economici però, i viaggiatori che partivano da Villa San Giovanni dovranno ripiegare sui traghetti privati.
Sulla delicata vicenda e per scongiurare la possibile chiusura del servizio, si è mobilitato il Movimento Cinque Stelle. Il deputato Francesco D’Uva, ha infatti affermato che “quella dei collegamenti veloci tra le due sponde dello Stretto è una battaglia che il Movimento 5 Stelle ha intrapreso e sostenuto fin da subito. Per questo, in qualità di PortaVoce alla Camera, mi attivo immediatamente per presentare un’interrogazione al Ministro. L’ennesimo sollecito, in realtà, visto che in poco più di tre anni siamo già alla terza proroga. M5S non si stancherà di portare nelle Istituzioni la voce di tutte le persone che ogni anno si trovano nelle condizioni di dover elemosinare il loro diritto alla continuità territoriale. Abbiamo già visto in queste amministrative che i cittadini ne hanno abbastanza, e presto presenteranno il conto dell’indifferenza del Ministero e del Governo verso i trasporti che collegano la Sicilia alla Calabria e al resto d’Italia”. (@P.Genovese)