La sentenza sul processo Corsi d’Oro 2 sulla formazione professionale, che vede coinvolti tra gli altri Francantonio Genovese e Francesco Rinaldi, potrebbe arrivare già dopo l’estate. E’ infatti fitto il calendario di udienze, la prossima fissata il 15 giugno, nella quale i giudici dovranno stabilire sull’ammissione di nuovi mezzi di prova.
Nella seduta di ieri, in risposta alla grande documentazione depositata dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e dal sostituto Fabrizio Monaco, i difensori dell’ex assessore comunale Melino Capone, gli avvocati Alberto Gullino e Marcello Scurria, hanno chiesto il confronto tra i consulenti della difesa e il perito della Procura, il dottore Barreca, che si è occupato di stimare la congruità degli acquisti e dei noleggi effettuati dagli enti.
“Soltanto attraverso l’esame incrociato degli esperti”, affermano i legali “il Tribunale potrà verificare e vagliare, applicando la regola del ragionevole dubbio, la validità scientifica della tesi del Perito del P.M., ancora non acquisita al patrimonio della comunità scientifica”.
A chiedere la presenza in aula di testimoni eccellenti a difesa di Genovese e Rinaldi, a proposito del tema del dimensionamento scolastico (introdotto dal dott. Anzalone e dal dott. Albert) l’avvocato Favazzo ha chiesto, tra glia altri, di ascoltare gli onorevoli Laccoto e l’onorevole Lumia. Richieste a cui la procura si è opposta, in attesa della decisione del giudice Silvana Grasso.