L’avvocato agrigentino Lillo Musso ha depositato un’istanza al procuratore capo di Messina Guido Lo Forte per giustizia denegata al suo assistito, il giornalista Gianluca Rossellini. La vicenda è stranota e riguarda il concorso per ufficio stampa del Policlinico di Messina, vinto da Valeria Arena, oggi in forza alla ASL di Biella.
Lo Forte ha trenta giorni di tempo per dare spiegazioni sui ritardi a cura dei pm Liliana Todaro e Annalisa Arena che, di fatto, hanno pregiudicato e pregiudicano l’azione penale in un palese caso di abuso d’ufficio.
“Non vi sono plausibili argomentazioni che evitino il rinvio a giudizio di persone che hanno abusato del proprio ufficio. Inoltre qualsiasi atto tipo richiesta di archiviazione o proroga d’indagine fanno ipotizzare la voglia di prescrivere. Negando l’accesso a un giudizio terzo”.
Musso è pronto a rivolgersi al CSM e preferisce, per il momento, non darsi spiegazioni sul perché le indagate del 2011, ovvero la commissione esaminatrice del concorso ( l’inviata di Repubblica Alessandra Ziniti, il capo ufficio stampa Ismett Laura Oddo e la segretaria Giuseppa Sturniolo) abbiano potuto godere di così evidente “lassismo giudiziario”, peraltro già notificato alla Procura generale che aveva ribadito che l’iter era stato azzerato dopo la cessione del fascicolo dalla Todaro, (oggi all’Antimafia e che è passata alla storia per il dissequestro in un sol giorno del Pilone Terna a Saponara, ndr) all’Arena, peraltro incompatibile perché il padre è un notissimo avvocato penalista.
Inoltre, è ancora contro ignoti un’altra ipotesi di abuso d’ufficio del 13 maggio 2014 e sempre in mano ad Annalisa Arena. A proposito: si è rifiutata di unificare gli atti come richiesto dalla collega Stefania La Rosa per un procedimento di diffamazione connesso “perché le indagini sono in corso e non sono ostensibili”.
Un terzo procedimento per falsità materiale di privato e pubblico ufficiale, del 2015, deve essere riassegnato dopo il trasferimento a Salerno del pm titolare, Diego Capece Minutolo. Per le stessa vicenda indagano anche le Procure di Reggio Calabria e Catanzaro per un’ipotesi di reato legato alla carriera di Valeria Arena.
E, sul piano civile, la Cassazione ha deciso che deve essere il giudice del Lavoro di Messina a valutare il danno procurato a Gianluca Rossellini. Che non l’ha mandata giù: “Hanno voluto far prescrivere tutto per inconfessabili motivi, presto terrò una conferenza stampa a Roma per spiegare a tutti come matura un’ingiustizia. Poi qualcuno si lamenta se i giudici sono in vetta ai cattivi pensieri del comune cittadino”. Ancor più duro l’avvocato Musso: ” Qualcuno nutre dubbi su Messina porto delle nebbie?” (@G.Pensavalli)