La soppressione del Dipartimento Oncologico Ematologico previsto nell’atto aziendale dell’Azienda Papardo Piemonte è inaccettabile per la Funzione Pubblica della Cgil che, attraverso una nota esprime il proprio assoluto disappunto.
“Negli anni passati si è sempre parlato di un polo oncologico di eccellenza e fiumi di parole sono stati spesi in termini programmatori da svariati personaggi; purtroppo alle belle parole non sono seguiti altrettanti fatti”, così Clara Crocè Segretario Generale della FPCGIL, Guglielmo Catalioto responsabile dei medici e Antonio Trino coordinatore provinciale sanità.
“Il risultato è di una evidenza sconcertante visti i continui ed incessanti viaggi della speranza cui, malgrado gli “sforzi profusi”, non si è riusciti a porre un argine e sui quali, forse, un’attenta riflessione andrebbe fatta.
E dire che avevamo ben sperato quando, in fase di discussione propedeutica alla stesura dell’atto aziendale, avevamo avuto modo di valutare il Dipartimento Onco-Ematologico, pensato e voluto come mission aziendale, pur con tutti i limiti evidenziati in termini di dotazione organica; di fatto questo Dipartimento avrebbe rappresentato un “compromesso” a denti stretti al blasonato polo di eccellenza, rimasto nei cuori della popolazione tant’è che c’è in corso una sorta di indagine per comprendere i motivi della sua mancata realizzazione”. La mancata creazione del Dipartimento metterebbe il Papardo in una condizione di “disagio” secondo i rappresentanti sindacali che sostengono: “allorquando i dettami del Decreto Balduzzi diverranno perentori ed esporranno la specialistica Oncologica, priva di fondamenta solide, ai colpi di mannaia di chi sarà deputato all’applicazione pedissequa della legge; in altre parole, sarà semplice “cancellare” una struttura “debole”.