Un legno lucido che spende al sole caldo in questi due giorni dal clima quasi estivo; un profumo di storia e disciplina quello che si respira a bordo della nave scuola della Marina Militare Amerigo Vespucci, tornata a Messina dopo anni. Il numero di curiosi e turisti per ore in coda, per poter salire a bordo, ricorda quelle fuori dai migliori musei europei. Famiglie, stranieri, giovani e anziani tutti ansiosi di visitare il maestoso veliero. Un equipaggio compito e attento accoglie e illustra le caratteristiche dell’imbarcazione: più di 300 militari a bordo, tra loro 24 membri sono donne: 5 membri dell’equipaggio e 19 allieve, sintomatico di un’Italia che cambia e di un avvicinamento alla divisa che entra con tutta la sua tradizione nella vita delle giovani del belpaese. Uno spettacolo da vedere, un simbolo della storia italiana che in questa occasione ha attirato la città in maniera che potremmo definire inaspettata. “Da Messina non sai mai cos’aspettarti e stavolta ci ha particolarmente stupito”, ammette un membro dell’equipaggio. Domani si spiegano le vele e si riparte per un nuovo porto: per l’Amerigo Vespucci è di nuovo tempo di solcare i mari, con l’innata eleganza che l’ha sempre contraddistinta.